ESOTERISMO

Founder President

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PERCHÈ IN MASSONERIA...

2019-01-19 18:35:25

La Massoneria è la più antica e autorevole organizzazione iniziatica dai meriti storici, certamente incommensurabili. In disparte i limiti del fallace giudizio umano, la Libera Muratoria si è sempre impegnata per accogliere uomini e donne liberi e di buoni costumi, pronti a impegnare con generosità le proprie energie per il bene e il progresso dell’umanità.In tanti si sentono attratti dalla Massoneria, ma solo pochi riescono a spiegarne le motivazioni. Non potrebbe essere diversamente, perché le energie che si custodiscono e trasmettono nell’ambito di un’Obbedienza iniziatica non appartengono alla razionalità. Di conseguenza ritengo che ogni tentativo di dare una spiegazione a parole della propria vocazione massonica sia destinato a risolversi in un probabile travisamento della realtà: per questo, se un aspirante Libero Muratore si intestardisce a voler dimostrare la propria idoneità dichiarando di aver studiato molto la Massoneria e di conoscerla bene, questo suo atteggiamento piuttosto viene tradizionalmente considerato un segnale negativo.Non ha senso a mio sentire nemmeno il “proselitismo massonico” fine a se stesso, per quanto oggi più che mai – di fronte all’accanimento mediatico che regolarmente si scatena nei confronti della Libera Muratoria – penso che sia giustamente accettato il principio che i Massoni abbiano il sacrosanto diritto di difendersi dai calunniatori, il che comporta anche lo sforzo di dare all’esterno un’immagine la più possibile fedele e corretta della vera realtà massonica.La Massoneria infatti viene presentata come una società segreta finalizzata esclusivamente al perseguimento e al controllo del potere economico e sociale. In tanti, vuoi per ignoranza o per opportunismo ideologico sono anche vittime di questa illusione che tratteggia la “Massoneria” come uno dei mille nomi di un universo mostruoso, dai contorni incerti e immaginari, nel quale individui molto potenti si riuniscono secondo malefici rituali in cenacoli segreti per manipolare il mondo e decidere in modo spregiudicato e spietato dei nostri destini. E’ assai improbabile che a costoro venga mai in mente di informarsi seriamente riguardo alla vera natura di tali associazioni.Le possibili scelte del complottista sono pertanto a mio parere di due tipi: o odiare e attaccare in tutti i modi la Massoneria, dedicandosi a bersagliare i blog di infimo ordine con post anonimi che esortano al linciaggio dei Massoni, o fare carte false per entrarci, nell'erroneo convincimento che questo significherà in qualche modo essere accolti in quella rete occulta di potere che tanto odia e brama.Sono molte le persone di questo genere che chiedono di essere iniziate, e tanto forte è la loro nera volontà che in molti casi purtroppo ci riescono pure. Mi piacerebbe che nessuno di coloro che mi leggono appartenessero a questa infima categoria, ma ho paura di essere un povero illuso.Le risorse della Massoneria, tuttavia, sono formidabili dei quasi insospettabili, ed è possibile che anche il più asino dei complottisti (senza offesa per questa nobile specie animale) alla fine col tempo si trasformi in un decente Massone: è indispensabile solo acquistare consapevolezza che i propri assurdi pensieri esprimono nient'altro che un bisogno di risolvere il proprio caos interiore, e che entrando in Massoneria è capitato nel posto giusto per farlo.Complottisti a parte, ci sono anche molte categorie di soggetti che cercano di entrare in Massoneria sulla base di errate sebbene in molti casi innocenti congetture: alcuni per avere una spinta nella carriera, altri per entrare in contatto con persone "influenti", altri ancora per entrare a far parte di certi ambienti, per concludere affari, e così via...Se i portatori di tali propositi sono soggetti inadeguati eticamente, il loro rapporto con l’Obbedienza massonica sarà senz’altro destinato ad essere molto breve. Invece in tantissimi casi si tratta di persone veramente equilibrate, che quando si trovano di fronte a una realtà assolutamente diversa dalle loro aspettative, si comportano nel modo migliore: (continua)

si incuriosiscono, si interessano, si appassionano, imparano le regole e diventano col tempo dei buoni Massoni.
Con l’avanzare dell’età, il loro interesse si rafforza ancora più profondamente, e tanti di loro costituiranno quello “zoccolo duro” di massoni appassionati ed entusiasti, che alle iniziazioni prendono la parola per porgere il benvenuto al nuovo Apprendista pronunciando più o meno queste parole:
"Carissimo Neofita, questa sera ho rivissuto la mia iniziazione di diversi anni fa. Il lavoro per sgrossare la mia pietra grezza incominciò nel momento in cui ho preso con la mano destra il martello e con la sinistra lo scalpello e ho dato i primi colpi, come sotto la guida del Maestro delle Cerimonie tu hai fatto ora. In questo momento tu provi di sicuro una gran confusione, ma un giorno realizzerai pienamente la grande fortuna che ti è capitata. Anch’io ero diverso da quello che tu vedi oggi, e spesso mi capita di interrogarmi: non fosse per la Massoneria, cosa sarebbe stato della mia vita?
Per questo sono felice che un nuovo anello oggi si sia aggiunto alla nostra fraterna catena. Ti auguro un sereno e proficuo lavoro e una lunga e fruttuosa vita massonica."
Statisticamente chiedono di entrare in Massoneria persone di ogni ceto sociale: da umili operai o impiegati a grandi politici e finanzieri. È conosciuta la frase di quel famoso Presidente statunitense che, quando invitò un Fratello a visitare la sua Loggia, disse con soddisfazione di avere un ottimo Maestro Venerabile, che poi era il suo giardiniere. In effetti in Massoneria queste situazioni sono all’ordine del giorno. Per amore della verità è accaduto anche che il motto "se tieni alle distinzioni umane esci, qui non se ne conoscono" sia stato disatteso e calpestato: i Massoni sono pur sempre uomini, e talvolta si lasciano abbagliare dall'ego.
Per queste ragioni in Massoneria, a maggior ragione, è imprescindibile tenere in considerazione le possibili crisi silenziose dei Fratelli e Sorelle, affinché, con l’amore, la relazione di profondo ascolto partecipe, di comprensione e di aiuto reciproco questi momenti di "crisi" possano risolversi in modo positivo, garantendo così la crescita personale e la continuazione del loro percorso iniziatico. Per il buon funzionamento di una Loggia Massonica é quindi fondamentale mantenere costante tale stato di vigilanza, soprattutto da parte dei Padrini, ma anche da parte di tutti i Fratelli che la compongono nei rispettivi Ordini. Solo così sarà possibile gestire i momenti di crisi ed evitare uscite o dimissioni inattese assicurando per quella Via la continuazione della Tradizione dell'Arte Reale. (Fr:. Carlo Pili)