Cambiare lavoro è facile e difficile allo stesso tempo.

Dipende dall'ambizione, dalla qualità della vita che si desidera, dal rapporto coi colleghi, dalla condivisione dei valori aziendali.

C'è chi vuole crescere professionalmente in modo veloce e sogna una carriera in multinazionali e chi desidera accrescere la reputazione all'interno di un settore o di un'area geografica.

In questo caso cambiare lavoro è un desiderio oltre che un obiettivo.

C'è chi tiene moltissimo al suo lavoro, tanto da sacrificare molto della propria vita privata e c'è chi fa del suo meglio, è orgoglioso del suo ruolo e valuta un cambiamento solo in poche circostanze.

Cambiare lavoro in questi casi è più complicato perché volente o nolente impatterà su molti aspetti della vita: dal semplice tragitto, all'entrare in relazione nel nuovo ambiente, all'adattamento circa modalità e consuetudini, alla comprensione delle dinamiche ecc.

Il principale ostacolo poi è il grande timore di aver fatto la scelta sbagliata, pentirsi e desiderare tornare indietro, senza poterlo fare.

L'importante è assicurarsi di fare la scelta avendo ascoltato approfonditamente i propri pensieri, senza farsi condizionare troppo da un'unica motivazione, dai consigli degli altri e soprattutto evitando di redigere le liste di PRO e CONTRO..

(Foto di Ian Schneider)