Daniele Ventola

Founder Starter

# day161 STATALE 6.

2019-01-10 17:46:01

statale 6. Un cammino mentalmente e fisicamente impegnativo. Le strade sono lingue d'asfalto sinuose di mezzo agli alti Carpazi innevati, ma,a differenza di quel che si possa immaginare, i pericoli piu' concreti non sono dati dai TIR in perpetuo transito. Le difficolta' sono i cani. Se ne trovano molti nei pressi di pensioni-bar-autogrill, o cani pastore, o ancora cani sparsi tra le pianure nati in mezzo alla statale. A volte si sentono abbai incattivi a distanza e non e' rarotrovare cuccioli incattiviti che rimangono ad abbariare e ringhiare a qualsiasi cosa si muova nei pressi delle carcasse dei loro gentori ai lati della strada. Fanno un'immensa pieta' ed e' difficile immaginare per loro un destino tanto diverso, ma non e'possibile fare nulla...La statale 6 e' una bella prova di resistenza, ma almeno la vista delle montagne alleggerisce il passo che pero' non deve mai essere troppo distratto. Bisogna sempre stare attenti a dove si poggiano i propri piedi. Dopo diverse ora vedo un cartello che avvisa di un monastero che ha anche delle camere e penso di dimorare li' per la notte. Arrivo a Schitul Piatra Scrisa, ovvero Eremo di Pietra ScrittaA proposito dell'eremo ci sono diverse storie e leggende riguardo la sua origine. Ma dato che sono tutte trasmesse per via orale, l'origine effettiva e' sconosciuta.Una tradizione dice che alcuni viaggiatori, in un momento che i cavalli si erano spaventati e incominciarono a correre, proprio quando credevano che la carrozza trainata dalla furia degli animali sarebbe crollata nel fiume, questa si sia bloccata dritta sotto la roccia con l'icona dipinta del Padre e del Figlio. Un'altra tradizione narra di un mercante che fu catturato nel giorno di Tutti i Santi e fulmini spaccarono la roccia sotto la quale c'erano lui e i briganti, ma lui rimase illeso.Questa icona diventata famosa nella regione ha richiamato tante persone ed e' diventato un luogo di culto e meta di pellegrinaggi.Purtroppo pero' non c'e' nessun posto per alloggiare a Piatra Scrisa. Oltre alla statale 6 e al convento non c'era nulla se non il buio che incominciava a regnare e il freddo che si faceva piu' pesante. Poco piu avanti, al paese di Armenis fermo un signore chidendo se sapesse dove potessi trovare una camera. Flavius mi risponde negativamente ma sarebbe stato disposto ad accompagniarmi nella prima pensione di strada. Il raffreddore costante che mi attanaglia da Timisoara mi impone di non dormire fuori per cui accetto l'aiuto di Flavius.Flavius ingegnere di ritorno a Bucarest mi accompagna fino al primo motel che decide di offrirmi, e li faccio amicizia con Costantin (il proprietario) e il giovane Gogu che, increduli della mia camminata, mi riservano tutti gli onori di un ospite speciale. Cosa che mi imbarazza e mi diverte.La cosa piu' incredibile di questi incontri sono la simmetria delle coincidenze che mi sbarlodiscono sempre. Quando credo che non puo' andare peggio, che non ci sono possibilita' o vie di uscita ecco che dal nulla qualcuno e' disposto ad aiutarmi. Coincidenze di un istante che se solo mi fossi fermato un po' di piu' per osservare una landa o per allacciarmi le scarpe, probabilmente non ci saremo mai incrociati. E tutto cio' mi suggerisce bisbigliando di un non-so-cosa che al di la del caos interno e quotidiano, c'e' un qualcosa che ci unisce tutti e ci rende partecipi di un ordine piu' vasto che ci intreccia tutti. A volte andiamo esattamente dove dobbiamo andare, senza neanche conoscere i passi che stiamo percorrendo.E allora un brindisi al mistero della vita, Noroc!

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Daniele Ventola

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#day157

2019-01-06 22:26:36

A differenza dei giorni che precedevano il Natale, la maggior parte del volume della neve si e' ridotta con le pioggie degli ultimi giorni, per cui e' stato piu' facile procedere per strade secondarie e sentieri. Certo, facile se non fosse stato per le pozzanghere di fango ghiacciate rivelatesi vere e proprie trappole per i piedi. Ma finalmente e' stato possibile intravedere i colori tenui della Romania con quel giallo di steppa che domina sulle pianure in lontananza e campi in gestazione sembrano aspettare di essere seminati. Lo zaino mi schiaccia, il gelo mi ghiaccia la barba, eppure me in alto nel cielo con falchi e gli aironi che trasmettono energia.Cammino, cammino, ma nella periferia di un paesino vengo accerchiato da un branco di cani. Due sono avanti, due dietro. Lontano vedo il grasso padrone che tenta di richiamarli all'ordine facendo finta di correre. Ma loro niente avanzano ringhiando e mostrando i denti gialli. Si avvicinano lentamente. Alzo la voce ma non si fermano. E allora, rammaricato, mi ritrovo costretto a usare il piano C pensato proprio per rispondere a queste circostanze. Lancio a terra una minicciciola comprate sottobanco a capodanno. Funziona! I cani tornano dal padrone che da lontano si scusa. Risalgo il fiume Temes fino a raggiungere un paese che si chiama Hitiasia. Nel quale, secondo google, vi e' una pensione che vorrei raggiungere. Fa molto freddo. Ma nel punto supposto la manca la pensione. In compenso trovo una vecchia struttura abbandonata che credo servisse per pesare i camion. Sara' la mia dimora per la notte. Sono le 5.30 quando inizio il cammino verso la citta' di Logoj lungo l'immancabile statale 6.A pochi chilometri dal centrocitta' incontro Stefania, la quale sta andando alla sede del giovane partito Uniunea Salvați România. Il partito e' nato nel 2016 cavalcando l'onda dello scontento delle proteste di Bucarest che esprimevano il dissenso nei riguardi di una politica corrotta che abusa del proprio potere. L'incontro con Stefania mi ha permesso di fare un'intervista estemporanea ai sei componenti del partito oggi presenti. Sono due insegnanti, un ingegnere, una restauratrice e una produttrice di oli essenziali. Purtroppo potro' lavorare al materiale video solo a viaggio concluso (per allegerire lo zaino ho sostituito in Italia il computer con il tablet), ma le loro facce pulite e di onesti lavoratori nutrono la speranza di un futuro politico romeno privo di corruzione e con l'umilta' di imparare da zero dedicano il loro tempo libero per far esprimere la propria voce e quella di un popolo che non si annienta con la rassegnazione. Auguro loro il meglio! Attualmente scrivo da Lugoj dove e' arrivato a soffiare il gelido vento polare artico. Una leggera neve si appoggia su lampioni dalla luce tenue che sembrano malinconici questa sera.

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Daniele Ventola

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#day157 Di nuovo in cammino!

2019-01-05 19:42:52

Dopo aver salutato la famiglia Socianu che mi ha adottato con tanto affetto durante le feste natalizie, ieri mattin ho ripreso finalmente il cammino, reduce di un'influenza e ancora abbastanza raffreddato. Sono passati diversi giorni dal nostro ultimo passo e il corpo, appesantito dai cenoni delle feste natalizie rumene, ne ha grossamente risentito.

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