Daniele Ventola

Founder Starter

#day500 Le metamorfosi di #Samarcanda

2019-12-19 19:58:03

Stupefacente e zoppicante, tragica e splendente, mondana atemporale.Samarcanda conoscesti tutte le ansie, le angosce e i terrori che una città possa contenere.

Erano mondi che percorrevano le tue strade, incrociandosi sulle tue sfere color lapislazuli.
La Perla d'Oriente elegiata dagli uccelli subentrati agli ezan che non ricalcano piu' dio nel cuore degli uomini.

L'occhio dell'anima in te coglie lo specchio del mondo: la mistica delle moschee e la mondanita' dei bazar. Doppia faccia e multiforme, sei costruita da paradossi e pilastri: architravi di sangue e sapienza, rudezza e intelletto, quadrate geometrie e rotondita' trascendentali.

In migliaia e migliaia venivano da lontano imponendo l'orma nel fango, adirando le polveri della steppa. Ma tutto tace, giace quando il sole del tramonto, infiammando il ghiaccio del cielo lo scinde in gocce blu-rugiada chiamate a dipingere i seni delle tue moschee e madrase (ricostruite con la finezza di un tempo).

Axis Mundi dell'universo, dove la rosa dei venti intrecciava cammmini di guerrieri, scienziati e mercanti, tutti parlanti le mute lingue del deserto. E le sete, e gli ori e i cotoni; e le argille, le ceramiche di fiori e pavoni; e gli elefanti chiamati dall'India per costruire le mura che ti vestono color firmamento.

Delle madrase i cancelli: decorati di atomi e geometrie celesti, intarsi di leoni che masticano soli; vestiti di oro, di blu e di terra.
Come descriverti Samarcanda la piu' incontestabile delle citta'?

Come descriverti quando, quel che non fece la storia, lo fece il sovietico. Un cenacolo di religioni, il tuo cimitero, che vede uniti Muhammed, il Cristo, l'ebreo e l'ateo.

Antica quanto Roma, ma piu' splendente per l'inclinazione del sole. Contavi la distanza fra le stelle con occhi dei tuoi astronomi, eredi del sangue ebbro del piu' controverso dei condottieri. Il feroce, il sanguinario, il mecenate, l'atroce: lo zoppo #Tamerlano.

Le piazze, le fontane, i giardini, i minareti che non cantano piu'.

Paura e sconforto; visione e incanto.
Tamerlano, l'imperatore dalle migliaia di teste mozzate. Scimitarre sanguinanti, archi tesi, lance ardenti; cavalli impazziti adirati dal sangue.

Paura e sconforto; visione e incanto.
Come se l'incoscio di un essere umano, con le sue luci ed ombre, si sia reso manifesto nella storia delle tue pietre. Come l'inconscio paradossale, immenso e affranto, le quali vene sono tue strade.

Paura e sconforto; visione e incanto.
Che tra i tuoi mausolei conservi le spoglie, del piu' terribile dei turchi-mongoli
e del piu' venerato dei profeti.

Tra smalti e arabeschi, clackson e traffico,
quel ciuffo di crine di cavallo, teso sull'asta che guarda al colle. Segno che conservi le spoglie del profeta di cui porto il nome. 13 metri di uomo le quali ossa si allungano millimetro in millimetro ogni anno.

Come, come descriverti Samarcanda,
se mi lasci senza parole,

dove anche la morte attende il soldato
che morire non vuole?

Vi ricordo l'intento del mio viaggio!

Con la fatica e l'infinita bellezza di un viaggio a piedi tra gli uomini, utilizzando la più moderna tecnologia digitale, sono partito da Venezia (in realtà da Napoli! :-D) e voglio arrivare a Zhoukoudian, dove sono stati scoperti i resti dell'Homo Pechinensis, risalenti a 750.000 anni fa.

Il mio vorrebbe essere un viaggio alle radici della nostra storia, diretto verso il futuro, e ce la sto mettendo tutta!!


Potete aiutarmi a sostenere ogni passo!

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Grazie di cuore a tutti voi che seguite!!