Daniela Di Menna

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Auguri a tutte le mamme che si sentono mamme....

2019-05-12 15:02:13

Ci sono le mamme che oggi sono festeggiate dai loro figli ,e le mamme che lo sono "dentro" ma non hanno potuto averli....

Auguri a tutte le mamme, alla mia che mi ha donato alla vita, alle mamme di pancia, alle mamme di cuore.

A tutti i figli che ci  hanno  fatto nascere come mamma,

 ai figli non nati e  che ci guardano dal cielo.  ❤


Io sono un bimb@ mai nato,

fecondat@ ma non ho mai conosciuto la vita.

La  mia mamma, sai , mi voleva.

 Ero incominciat@ per sbaglio, in un attimo di distrazione, di passione "incosciente".

 La mia mamma mi voleva ,ma era sola, e se fossi nat@ avrei preso il suo cognome.


Il mio papà?  Il mio papà no,non desiderava un bimb@,e  perché non nascessi disse alla mamma di  usare quelle medicine che avrebbero provocato  la mia morte indolore.

Ricordo che la mia mamma  piangendo lo allontanò e disse lui che mi avrebbe dato la vita.

 Ma il destino è beffardo ,a volte e quando mamma andò dal ginecologo, lei mi vide lì nel monitor acceso mentre faceva l'ecografia.


Sentivo ed ascoltavo la gioia di mamma ,ma nello stesso tempo avvertivo uno strano "presentimento": alla sera quando tornammo a casa ,mamma prese una borsa e ci infilò in fretta ed in furia una camicia da notte ed una vestaglia.



Pensai che forse mamma "stava male",ed io  dentro il suo ventre, arrivai con lei in Ospedale.

Quante mamme c'erano ,ma non vedevo i nostri papà.


Vidi solamente infermieri  e dottori che le dissero di bere dell'acqua con delle medicine....

La mia mamma nonostante piangesse stava per buttarmi via.

 .

Fu così per tutta la notte ,una lunga notte,i miei pensieri erano i suoi ,volevamo tornare a casa ....


Ma a volte il destino è beffardo

L'indomani mattina mamma ed io fummo  portate  in una sala gelida ,fredda sapeva di morte....

Vidi che le iniettarono l'anestesia al braccio e poi lei nonostante non volesse addormentarsi ,purtroppo o per fortuna dopo poco cadde in un sonno profondo.



 Qualche giorno dopo mi rotolavo nel sole, e se ciò sia stato bene o male non so.

 Quando sono felice penso sia stato bene, quando sono infelice penso sia stato male.

 Però, anche quando sono infelice, penso che mi dispiacerebbe non essere nat@ perché nulla è peggiore del nulla.

 Io, te lo ripeto, non temo il dolore.

 Esso nasce con noi, cresce con noi, ad esso ci si abitua come al fatto d’avere due braccia e due gambe.

 Io, in fondo, non temo neanche di morire: perché se uno muore vuol dire che è nato, che è uscito dal niente.

 Io temo il niente, il non esserci, il dover dire di non esserci stat@, sia pure per caso, sia pure per sbaglio, sia pure per l’altrui distrazione.

 Molte donne si chiedono: mettere al mondo un figlio, perché? Perché abbia fame, perché abbia freddo, perché venga tradito ed offeso, perché muoia ammazzato alla guerra o da una malattia? E negano la speranza che la sua fame sia saziata, che il suo freddo sia scaldato, che la fedeltà e il rispetto gli siano amici, che viva a lungo per tentar di cancellare le malattie e la guerra.

 Forse hanno ragione.

 Ma il niente è da preferirsi al soffrire? Io perfino nelle pause in cui piango sui miei fallimenti, le mie delusioni, i miei strazi, concludo che soffrire sia da preferirsi al niente. ❤️



Lettera di una mamma ad un figli@ mai nat@ 

Storia vera di mamme che non hanno bimbi ma che sono mamme dentro


by Daniela Di Menna