Riflessioni per Nutrire l'Anima

Spiritualità & Filosofia

Riflessioni per nutrire l’anima: Una buona giornata!

2022-09-09 07:33:21

Ritengo che augurare una buona giornata alla persona che incontriamo al mattino può generare un campo di luce e serenità.

Fin da quando ero piccolo nella mia famiglia si è coltivato il rispetto verso la persona dando forte risalto al saluto del mattino.

Ricordo che prima di andare a scuola, i miei fratelli ed io e andavamo a salutare i nonni.

Mio nonno Bepo soleva aspettarci davanti al crocifisso posto nel corridoio dell’ingresso a fianco dell’orologio a pendolo.

In raccoglimento il caro vegliardo diceva: “ Sia lodato Gesù Cristo” e noi rispondevamo: “Sempre sia lodato”.

Una carezza alla sua grande testa giocando alle volte con i suoi pochi capelli bianchi e poi si partiva…

Nella sua saggezza, il nostro antenato ci aveva insegnato che la prima persona da salutare al mattino è proprio Gesù Cristo.

A dire il vero all’epoca mi risuonava come un rito un po’ noioso, ma poi con il tempo ho imparato il valore di quel gesto.

Salutare Nostro Signore Gesù Cristo al sorgere della giornata mi aiuta a generare un ordine mentale che è anche un ordine di priorità.

La giornata potrà andare bene o avere delle difficoltà, comunque vada, partire da Cristo mi permette di dare un significato profondo ad ogni azione.

C’è il desiderio sotteso di generare una vita buona piena di significato.

Quando ero in montagna ad Agordo per le vacanze estive, il saluto mattutino risuonava con forza.

Mio nonno Bepo seduto nella sua sedia pieghevole di colore verde, troneggiava dalla scala d’ingresso.

Armato del suo immancabile Gazzettino spesso faceva capolino per vedere chi passava a piedi lungo la strada che fiancheggia il nostro giardino.

Era una teoria di persone conosciute che appena vedevano mio nonno si fermavano per un saluto.

Lui rispondeva alla sua vecchia maniera: “ Sani” che nel dialetto agordino, se ben ricordo, dovrebbe corrispondere all’italiano “ salute a te” .

Dalle nostre “bande” ,cioè dalle nostre parti in montagna, augurare salute al viandante è un gesto di attenzione e rispetto.

Sempre quando andavo a camminare con mio padre in montagna e incrociavamo  uno sconosciuto o un conoscente era in uso pronunciare “Sani”.

Porta bene!

Usare quella sfumatura nel saluto del mattino mi aiutava a prendere consapevolezza del luogo dov’ero e a preservare le tradizioni.

Sono passati gli anni , ma al mattino, quando sgrano il mio rosario durante la camminata, sento il bisogno di augurare una buona giornata alle persone che incontro.

Mi sembra di illuminare la mia vita e quella del mio prossimo.

Al saluto c’è chi risponde piacevolmente sorpreso, con un bel sorriso che riempie il cuore.

C’è chi ignora e tira dritto e si lascia un alone di grigiore.

Provo una grande emozione quando, ancora nell’oscurità, apro le porte della chiesa della mia parrocchia.

All’interno scorgo la luce rossa a fianco del Santissimo nel tabernacolo.

Non oso procedere e mi inchino per una preghiera sulla soglia.

La frase che sussurro per tre volte nella mia testa è la seguente:

Gesù, Figlio del Dio Vivente, abbi pietà di me peccatore

E’ un grande privilegio per me salutare per primo Nostro Signore.

Sento la benedizione che scende su di me e nella giornata che viene.

Ogni giorno pongo nelle mani del Signore la mia vita, sicuro che con la sua opera la stoffa darà origine ad un abito di pregiata fattura.

Nelle sue mani sono al riparo e ricevo forza.

Convinto del valore del saluto all’ inizio della giornata, auguro a tutti di promuovere questa sana abitudine per generare un flusso di bene.

Un caro saluto.

Antonio

by Antonio Masoch