Riflessioni per Nutrire l'Anima

Spiritualità & Filosofia

Riflessioni per nutrire l’anima: tre convinzioni per una vita buona

2021-02-05 08:12:48

Sono convinto che per dare un senso pieno alla propria vita concorrono almeno tre ingredienti: la fiducia che il nostro bene avviene attraverso i fatti e le circostanze; dare il meglio che posso, liberi dall’esito.

Spesso mi arrivano clienti che desiderano dare un senso compiuto  alla loro esistenza. Cerco di fissare con loro un obiettivo che sia specifico, concreto, raggiungibile e verificabile perché solo in questo modo riesco ad agire nel rispetto del mio ruolo a vantaggio della persona che fa il percorso.
Ci sono clienti che fissano come meta il miglioramento del rapporto con il proprio coniuge, altri che vedono una vita bella nel proporsi in un ambito di volontariato e desiderano capire dove si possono esprimere al meglio, altri che vedono una vita migliore nel fornire una buona educazione al proprio figlio…
C’è anche l’imprenditore che ritiene come massima soddisfazione interagire in modo rispettoso ed elegante con i propri dipendenti e vuole acquisire un linguaggio che eviti le barriere comunicative.
In tutti i casi ho notato come la persona cerchi di guardare la propria esistenza con una vista più attenta e ho scoperto, con piacere, che esiste una sorta di “filo di Arianna invisibile” che unisce i fatti e le circostante della vita con il bene della persona.
Ho notato che non si può avere una visione positiva nel momento in cui accade un fatto, ma che occorre guardare gli avvenimenti a distanza di tempo e nel loro complesso.
Ricordo quella signora che lamentava un difficile rapporto con il marito sempre impegnato al lavoro e poco attento alla vita di coppia.
Quando gli eventi hanno bloccato la sua attività lui si è trovato a stare di più in casa e questo lo ha portato ad accorgersi di sua moglie e dei suoi figli.
Il neo-pensionato che dopo un mese di rilassamento si è accorto che mancava “il sale” alla sua giornata e solo dopo essersi imbattuto più volte in un povero indigente ha capito che poteva cercare una sua nuova collocazione nel volontariato della carità.
Ascoltando le persone ho notato che una componente importante della propria vita risiede nel dare il meglio di sé  per raggiungere il traguardo desiderato.
Già solo il fatto di impegnarsi a fondo in una azione può essere motivo di soddisfazione e appagamento.
Infatti, se vogliamo essere sinceri, sono poche le persone che  possono vantare un obiettivo senza troppe fatiche.
Ho visto, più di un cliente, fermarsi dopo sforzi importanti ed accontentarsi dei risultati ottenuti.
La pratica di ringraziare alla fine di una giornata può aiutare ad accettare un traguardo parziale.
Partire a dare il meglio di sé, a prescindere dalla vittoria, permette di guardare la meta con meno ansia e questo permette di conservare le forze a lungo nel percorso.
Questa ultima considerazione mi porta ad introdurre l’ultimo ingrediente, che a mio avviso, può contribuire a generare una vita buona.
Si tratta di un dono grande che ho ricevuto dal Cardinale Angelo Scola.
Quando ho cominciato a fare il volontario in parrocchia per aiutare le persone in difficoltà nella ricerca di un lavoro, volevo soddisfare ogni esigenza.
Seguivo ogni richiesta con scrupolo e dedicavo ad ogni persona molto tempo.
Dopo circa tre mesi mi sono fermato a riflettere molto stanco e avvilito in quanto il mercato del lavoro era saturo di domande e c’era un’ oggettiva fatica a reperire lavoro.
Fu allora che il Patriarca di Venezia, Cardinale Angelo Scola mi ricordò l’importanza di iniziare un’azione benefica verso il nostro prossimo, con l’intento di esserci solo per un tratto del processo perché poi subentra comunque l’azione salvifica dello Spirito Santo.
Fu così che la frase “libero dall’esito” riuscì a portare pace, serenità e nuovo vigore nella mia vita.
A distanza di anni ho visto e ascoltato più di seicento persone nella difficoltà e posso dire con franchezza che spesso ho nutrito il mio prossimo solo con un semplice sorriso.
Per concludere vorrei ricordare a me stesso e ad ogni lettore di queste povere righe, l’importanza di dare valore alla propria vita partendo dalla lettura attenta  della propria storia, riconoscendo il genuino sforzo a dare il meglio di sé, con la consapevolezza che nell’agire non siamo soli, ma sorretti da una Presenza invisibile che ci accompagna e che vuole il nostro Bene.
Un caro saluto.
Antonio

by Antonio Masoch