Riflessioni per Nutrire l'Anima

Spiritualità & Filosofia

Riflessioni per nutrire l’anima: SUC di coppia-esercizi

2022-09-02 07:48:45

Per capire la compatibilità tra due persone è necessario esercizio reciproco di osservazione, ascolto delle sensazioni, comunicazione gentile e attesa di risposte.

Prima di iniziare a parlare di lavoro nella coppia,  vorrei ricordare a me stesso e a tutte le persone che il nostro primo grande impegno è quello di accettare noi stessi prima di accettare gli altri e che questa condizione avviene se a monte c’è qualcuno che ci ha accettato oppure dopo un lavoro di introspezione con l’aiuto di un agevolatore.

Quando, nella precedente riflessione, ho esposto il modello del SUC di coppia ho evidenziato 7 fasi:

1.     L’attrazione;

2.     Lo svelamento o Verità;

3.     Il Perdono;

4.     L’ascolto reciproco;

5.     L’aiuto reciproco o Pietà;

6.     La nascita dell’Amore;

7.     Il Per Sempre.

Ogni fase  per essere vissuta in modo consapevole e responsabile richiede delle attività o esercizi.

Ascoltando i miei clienti ho imparato che le 5 regole d’oro per stare bene nella coppia sono:

• Ascoltare senza giudizio le proprie sensazioni e le esigenze dell’altro;

• Sperimentare il cambio di ruolo;

• Sorridere;

• Avere i propri spazi;

• Affrontare i problemi subito perché non diventino delle montagne.


Nella fase dell’attrazione la parola d’ordine è la spontaneità e la sincerità.

In questa fase che ho definito “ormonale” si colgono solo i lati positivi dell’altro che viene idealizzato.

Governare questo passaggio non è facile proprio perché il cuore viaggia libero e non può essere imbrigliato.

Manifestare se stessi in modo semplice e diretto, senza veli può aiutare a dare un’immagine corretta di se stessi.

Nella seconda fase dello svelamento o della Verità la parola d’ordine è l’ascolto delle proprie sensazioni.

In questo passaggio emergono le differenze che fanno male e si rischia di trasformare l’altro a nostra immagine e somiglianza.


• Ricordare che nella coppia sto bene quando sto bene con me stesso di fronte all’altro che mi accetta per quello che sono.

• Utile in questa fase l’uso del diario delle sensazioni. Si tratta di dividere un foglio in due parti in senso verticale. A sinistra vengono scritte le impressioni negative e a destra quelle positive. Nel caso di persone mancine si inverte. E’ importante vedere in modo onesto le due dimensioni. Visivamente si può percepire una colonna più riempita e una colonna meno riempita e questo stimola riflessioni.

Ricordare, la preghiera di Fritz Perls (1893-1970) il padre della Gestalt:

“ io sono io e tu sei tu, non sono venuto a questo mondo per soddisfare le tue esigenze e tu non sei venuto a questo mondo per soddisfare le mie, tu sei tu e io sono io e se ci incontreremo sarà una benedizione altrimenti ognuno per la sua strada, grazie “


• Con i nostri tempi operare la scelta di accettare o lasciare andare l’altro.

Nella terza fase del Perdono la parola d’ordine è percepire il valore dell’altro a prescindere dai suoi comportamenti.

Imparare a perdonare per il gusto intelligente di donare all’altro la serenità  e perché il risentimento alimenta rabbia e fa perdere energie;

• esercizio  settimanale chiamato “ Le Diadi ”.Le due persone si siedono una di fronte all’altra. A turno ciascuno parla per un tempo concordato riguardo se stesso e la vita di coppia.  

Mentre uno parla l’altro rimane in silenzio. Quando uno finisce, l’ altro riformula in questi termini:

“ Maria ( indicare il nome della persona ) vedo che sei precisa ( rilevare uno o più lati positivi della persona ), vedo anche che ogni tanto ti trascuri ( rilevare il lato che non accettiamo dell’altro ), vedo entrambe le cose e per me tu sei molto, molto di più.”

Quando uno finisce, tocca all’altro e questo per almeno tre volte.

Il confronto costante serve per una conoscenza aggiornata dell’altro che è nel qui e ora in cambiamento.

In questo modo non si da l’altro per scontato.

Nella quarta fase che chiamo dell’ascolto reciproco la parola d’ordine è alternanza di ascolto senza giudizio.

Capire la differenza tra messaggio “tu” e messaggio “io”.

Il messaggio “tu” si manifesta quando esprimiamo un giudizio sull’altro e lo etichettiamo. Tipo: “ non capisci nulla di questo argomento”. Il messaggio “io” si manifesta quando parlo di me in relazione al comportamento dell’altro, cioè focalizzo l’attenzione su di me. Tipo: “ quando mi offendi sento dentro di me tanta tristezza”.        

Esercitare il messaggio “io”. Per costruire un buon messaggio “io” occorre tenere a mente 3 fasi:

1.     Descrizione del comportamento = “quando dai una spinta a tuo fratello”;


2.     Effetto = “ questi può cadere e farsi male”;


3.     Reazione emotiva = “ per questo motivo io mi inquieto e mi arrabbio”.

Nella quinta fase che chiamo dell’aiuto reciproco o Pietà la parola d’ordine è scambio di ruoli.

• Imparare a dare aiuto su richiesta  del partner e chiedere aiuto quando si è  in difficoltà.

Nella sesta fase che chiamo dell’Amore la parola d’ordine è far crescere l’intimità.·        

Coltivare piccole attenzioni, in modo inaspettato, per stimolare la meraviglia dell’altro.


• Nella settima fase che chiamo del Per Sempre la parola d’ordine è affidarsi al Signore.


 • Cercare un buon padre spirituale a cui affidare la coppia.

Al termine vorrei dire che non esistono coppie “Mulino Bianco” cioè coppie perfette, ma persone che sbagliano e imparano dai loro sbagli e insieme crescono.

Un caro saluto.

Antonio 


by Antonio Masoch