Riflessioni per nutrire l’anima: libertà interiore

Di recente con alcuni clienti ho intrapreso una riflessione sul valore della libertà dell’individuo.

C’è chi si sente compresso dalle prescrizioni attuali, in particolare dall’obbligo del lasciapassare per andare a lavorare.

Mi riferisco sia a persone che hanno assolto alla protezione sanitaria, sia a  chi ha deciso di verificare di volta in volta il proprio stato di salute.

Entrambe le due categorie di clienti manifestano la loro tensione per l’ingerenza sanitaria sulla loro persona e affermano che ciascuno dovrebbe operare in piena libertà all’osservanza delle regole che garantiscono il benessere della comunità.

Si domandano come sarà il futuro se per tutelare la salute della popolazione verranno emesse prescrizioni ancora più restrittive.

Alcuni clienti sostengono che le regole permettono a tutti di esprimere la propria libertà, altri dicono che le regole, se eccessive, opprimono in ogni caso.

Con questo genere di clienti vado a lavorare sul valore della libertà interiore come ancora di salvezza che preserva la persona.

Porto l’esempio delle persone che durante i regimi autoritari solevano dare ampio spazio allo studio della poesia, della filosofia, della letteratura in genere, per trovare in quei contesti un campo interiore dove esprimere a pieno le proprie emozioni.

Per non parlare dell’impegno che talune personalità hanno investito nel gioco della dama e degli scacchi.

Se ben ricordo i più grandi giocatori di scacchi erano persone che vivevano nell’Unione Sovietica.

Lo sport è sicuramente un’ottima palestra di vita che aiuta l’individuo a coltivare il confronto con l’altro su un piano di rispetto ed equità.

Un altro ambito personale da sviluppare che può portare giovamento alla persona è sicuramente la pratica della meditazione come tecnica che permette all’individuo di staccarsi dai pensieri ricorrenti per contemplare un’area di “vuoto libero che nutre”.

Per citare anche l’ambito delle arti marziali che sono sicuramente una buona pista per liberare energia e trovare un proprio equilibrio interiore.

La fantasia e l’applicazione dell’uomo è sicuramente la chiave che apre la porta dell’indipendenza  interiore dove la persona può manifestare la propria autonomia.

Così abbiamo avuto grandi artisti che attraverso la pittura, la scultura hanno manifestato le proprie tensioni interiori e in questo agire hanno chiuso delle esperienze.

Con i miei clienti andiamo a fare, durante il colloquio, attività pratiche come  la scrittura creativa, il disegno astratto, la ricerca della rima in modo da esercitare le abilità interiori e aprire la persona al talento.

Un’altra forma di libertà interiore è la preghiera in tutte le sue manifestazioni.

La lettura dei salmi della Bibbia può essere un vero balsamo alla nostra anima martoriata, come pure la contemplazione  della vita dei Santi ci aiuta a capire come l’affidamento a Dio può generare una grande forza interiore.

Auguro a tutti di trovare la propria libertà interiore che scaturisce dalle nostre passioni interne.

Un caro saluto. Antonio