Riflessioni per Nutrire l'Anima

Spiritualità & Filosofia

Riflessioni per nutrire l’anima: Agricoltori dal Cuore grande

2023-02-10 08:44:50

Mi capita di interagire nel mio lavoro di agricoltore con persone davvero in gamba, che hanno fatto la storia dell’azienda di famiglia.

Mio padre Giovanni, nella fase di costruzione dell’azienda agricola, si era attorniato da alcune valide persone che lo hanno aiutato a realizzare il suo progetto.

Persone  dal cuore grande  che hanno continuato a guidarmi anche dopo la morte del fondatore.

Tecnici, terzisti della zona, relativi parenti e dipendenti.

Persone che sapevano sacrificare il loro tempo per operare, ciascuna con le proprie abilità, al meglio nella gestione prima del nostro allevamento e poi nella coltivazione dei terreni.

Facevano a gara per distinguersi per talento.

Ancora piccolo, andavo con mio fratello Giuseppe al seguito di nostro padre per imparare il mestiere e soprattutto per  creare relazioni efficaci.

Durante il periodo della raccolta sostavo sotto i carri dei cereali e ascoltavo le conversazioni tra il mio genitore e questi validi personaggi.

Ciascuno a proprio modo mi dava dei consigli per ottimizzare il raccolto.

Memorabile la battuta:

ricordati di  lavorare  sempre i terreni asciutti altrimenti pesti il terreno e farai raccolti scadenti ”.

Giuseppe “ il re dell’aratura ” mi ricordava che un’ottima aratura del terreno in agosto vale quanto una concimazione.

C’era chi mi ricordava di seminare il frumento in ottobre, non oltre il 20 del mese in modo da evitare lavorazioni disagiate a causa della pioggia.

Chi mi consigliava di rullare il grano seminato, dopo le grandi gelate per compattare le piantine al terreno ed evitare gli scollamenti. 

Chi insisteva che la semina della soia va fatta in maggio, con calma, perché la pianta ha bisogno di caldo per partire bene.

Mio padre confermava questi giusti propositi ed io riempivo con avidità blocchi di appunti.

Alle volte il linguaggio era troppo tecnico e chiedevo conferma più volte delle metodiche.

I nostri collaboratori, orgogliosi della loro esperienza, ripetevano, di buon grado, le loro strategie, documentandole con le loro ricche produzioni di frumento, mais, soia e barbabietole.

Erano gli anni nei quali i zuccherifici in Italia lavoravano a pieno regime e le produzioni erano davvero notevoli.

Ricorderò sempre quando mio padre prese in affitto un terreno a Musestre di Roncade che era stato nell’antichità l’ex cimitero.

Si trattava di un estensione di circa cinque ettari che erano acquitrini  abbandonati a se stessi.

Con pazienza, mio padre bonificò tutta l’area convogliando le acque all’interno di un canale, parallelo al fiume Sile.

Quando tutto fu pronto per la semina, il “ consiglio degli anziani agricoltori ” sentenziò di provare con la semina delle barbabietole.

La persona di fiducia, l’artista delle belle produzioni in questo ambito è il caro amico Dino.

Il risultato fu davvero sorprendente, con una produzione di 1000 quintali per ettaro.

Ricordo che mio padre era pieno di gratitudine e continuava a ringraziare tutti….”soprattutto i defunti” per il grandissimo risultato.

Con il passare degli anni queste persone sono entrate nel mio cuore, da semplici collaboratori sono diventati dei cari amici su cui confidare.

Dino, Piero, Silvano, Giuliano, Giuseppe, Raffaele, Adriano.

La loro passione ancor’oggi mi nutre e mi fa crescere.

A quelli va tutta la mia riconoscenza.

Un caro saluto.

Antonio

by Antonio Masoch
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