Essere grati è una sensazione di felicità, di amore, di apertura verso la vita e il suo fluire. C’erano tempi in cui la gratitudine veniva tenuta in grande considerazione. Noi oggi per lo più conosciamo preghiere di supplica, ma pochi ormai sanno dire una preghiera di ringraziamento.
Molte persone, addirittura, non sanno per cosa ringraziare… dicono che nella loro vita va tutto storto…
Proprio in questi giorni ho visto uno spot pubblicitario in televisione a favore di una ONLUS. Lo spot è muto, ci sono solo scritte che passano sullo schermo e informano il lettore che è fortunato, perché fa parte di quella minoranza di persone capaci di leggere. E non è una cosa scontata!
Diamo per scontate tante cose, cose di cui dovremmo invece imparare ad essere grati. Magari qualcuno difetta in salute, ma abbonda in affetti. Ad altri possono mancare i soldi per arrivare a fine mese, ma hanno intelligenza e cuore a volontà. C’è chi si lamenta che non ha l’auto nuova, ma non pensa alla fortuna di avere una casa in cui dormire. Chi si lamenta di non aver ancora trovato l’amore, ma non presta attenzione alla meravigliosa famiglia che ha intorno…
Buona giornata camer's
L'Hibiscus viene utilizzato nei giardini e in vaso sui terrazzi, come alberelli isolati o per la formazione di siepi fiorite
Le sue proprietà farmacologiche sono state confermate dalla ricerca moderna: funge da antisettico, astringente, colagogo, emolliente, digestivo, diuretico, purgativo, refrigerante, resolvente, calmante, stomachico e tonico. Tutte le parti della pianta sono utili dal punto di vista medicinale. Le foglie sono emollienti, diuretiche, refrigeranti e sedative, mentre i petali, i semi ed i calici maturi presentano le proprietà diuretiche e antiscorbutiche. I frutti sono antiscorbuto. Le radici amare sono usate come aperitive e tonico, ma hanno spiccate qualità emollienti, anche come rimedio alla tosse. I fiori dell'ibisco fanno lo shampo eccellente. L'estratto del fiore è stato usato in molti rimedi contro disordini del fegato, alta pressione sanguigna e come afrodisiaco, anche se quest'ultimo impiego è stato molto contestato.
Dai fiori di Hibiscus sabdariffa si ottiene il karkadè (o carcadè), utilizzato per la produzione di tisane e confetture.
Tra le 300 specie d'interesse economico abbiamo l'Hibiscus cannabinus utilizzato nell'industria cartaria per il suo alto contenuto in cellulosa e nell'industria della canapa.
I suoi fiori sono delicati e leggerissimi e hanno una durata molto breve, di solito un giorno; per questo regalando l'ibisco si vuole esaltare la bellezza fulminea e fugace. Il linguaggio amoroso ottocentesco si è sbizzarrito su questo fiore: donarne uno all'amata significa “tu sei bella”, il siriaco a fiore bianco ne loda la lealtà e rosso la pazienza del corteggiatore, mentre i colori cangianti attestano un rifiuto. Il rosso sangue, inutile dirlo, è “ferita al cuore”.