Alessia Lenoci

Founder Junior

Adesso che la natura si è ripresa i suoi spazi, Barcellona glieli vuole lasciare

2021-02-12 10:47:20

Nidi per uccelli e per pipistrelli, alveari, “hotel” per insetti e corridoi verdi. Così la natura diventa protagonista nella città spagnola di Barcellona.


In Spagna il lockdown della scorsa primavera ha trasformato Barcellona in un’oasi. I parchi, non più frequentati dagli esseri umani, si sono ripopolati di animali mentre la vegetazione cresceva indisturbata.
“Non c’erano più persone, cani o giardinieri. Ha persino piovuto più del solito nei mesi primaverili. Per questo le piante sono diventate così rigogliose, è aumentato il numero di insetti e quindi il cibo a disposizione degli uccelli. C’erano anche molte più farfalle”, racconta al quotidiano Guardian Margarita Parés, direttrice del programma cittadino per la biodiversità. In effetti, stando ai dati dello Urban butterfly monitor schemeil numero di farfalle nel 2020 è aumentato del 74 per cento rispetto allo stesso periodo nel 2019, con un incremento del 28 per cento delle specie per parco – incluse alcune mai viste prima in città, come Hipparchia semele e Apatura ilia.

Fare spazio alla natura non è sinonimo di negligenza
L’amministrazione di Barcellona ha deciso di approfittare di questa situazione per portare avanti un progetto che era già in cantiere, cioè quello di “riforestare” la metropoli. Sembrerebbe proprio il momento giusto, dato che con la pandemia gli abitanti si sono resi conto di aver bisogno di aria fresca e spazi aperti.

“Le persone vanno rieducate”, spiega Lorena Escuer, che ha gestito un’iniziativa per circondare gli alberi lungo i viali di fiori, anziché grate o cemento. “Per loro la natura è qualcosa che si trova al di fuori dell’ambiente urbano, mentre bisogna portarla dentro”. È quello che pensa anche Francisco Bergua, presidente dell’associazione spagnola dei parchi e dei giardini pubblici (Aepjp), che crede sia importante per i cittadini capire che concedere spazio alla natura non è sinonimo di negligenza.
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