Alessandro Pambianchi

Founder Executive

PERMACULTURA VEGAN

2019-03-28 08:21:19

"IL CIBO CHE COLTIVIAMO E MANGIAMO RAPPRESENTA UNA CELEBRAZIONE DELLA VITA".

Prima di introdurre l'argomento e bene riprendere in esame la definizione e il fine della permacultura stessa.Possiamo avere approcci diversi tra tutti quelli che la sostengono, ma in definitiva tutti quanti ne riconosciamo il valore di "creare habitat umani sostenibili seguendo i modelli della Natura".

AGIRE SU TRE FRONTI

Per ricreare sistemi che si autorigenerano,preservando le risorse per i nostri bisogni e per quelli delle future generazioni occorre agire in tre direzioni.

CURA DELLA TERRA

Riconoscimento della Terra come fonte di ogni vita e quindi di profondo rispetto in ogni nostra azione.

CURA DELLE PERSONE

Prendendoci cura gli uni con gli altri per evolvere verso stili di vita che non provocano danni a noi stessi e alla Terra.Noi siamo parte di essa in modo indissolubile, siamo parte del tutto,vivente e non vivente.

EQUA DISTRIBUZIONE DELLE RISORSE

Riconoscere le risorse come bene comune(la terra,l'acqua,l'aria,i minerali ecc.),assicurandoci che vengano usate in modo consapevole e saggio.

Quindi al di la dei diversi approcci che possiamo decidere di avere per quanto riguarda la progettazione in permacultura e che sono il frutto di visioni e scelte di vita ,in questo post voglio parlare della mia strada che è quella vegana.Padre di questo approccio e Graham Barrett che nel "Il libro della  permacultura vegan" afferma:"nonostante adottare una dieta senza derivati animali e servirsi della permacultura possono non necessariamente coincidere,per quanto mi riguarda il sistema etico alla base di tutta la progettazione in permacultura,cura della Terra,cura delle persone,ed equa distribuzione delle risorse,non risulta tanto diverso dall'interesse compassionevole per animali,persone e ambiente scritto a lettere cubitali nell'adesivo della Vegan Society sulla finestra del mio salotto."

Animali

Per quanto una sana progettazione in permacultura preveda una forte presenza di esseri del regno animale(lombrichi,rane,rospi,ricci,coccinelle,api ecc.)in questo contesto ci riferiamo a tutti quegli esseri non umani che comunque attraverso forme di sfruttamento più o meno evidente utilizziamo per garantirci carne,latte e uova.Ed è da questo atteggiamento di compassione  ,inteso  nel significato

originario,(dal Greco sym phateia)  vale a dire quel sentimento per il quale riusciamo a percepire emozionalmente la sofferenza altrui desiderando di alleviarla. 

Pur riconoscendo a forme di allevamento di tipo  biologico  situazioni di sofferenza per gli animali meno forti,tuttavia i sistemi  non si discostano tanto da quelle degli allevamenti intensivi.In questi allevamenti la violenza e la sofferenza verso  gli animali e' davvero tanta, non vengono considerati esseri con una propria vita, ma  delle vere e proprie macchine per produrre carne,latte e uova.

Secondo la FAO ogni anno più di 60 miliardi di animali, vengono allevati e macellati,senza contare i pesci e gli animali marini.Nel giro di un secolo il consumo di carne al mondo è aumentato di 10 volte.

AMBIENTE

Sempre secondo la FAO il settore zootecnico sfrutta direttamente o indirettamente, a livello mondiale, circa il 70% delle terre agricole.Piu' della meta' dei cereali prodotti vengono usati negli allevamenti.Se fossero utilizzati direttamente direttamente come tali nella nostra alimentazione sarebbe necessario coltivarli tra le 10e le 20 volte in meno.

Provate a pensare a quanti terreni si libererebbero per dare vita a progetti che hanno come fine la nuova piantumazione di piante e alberi,oppure la creazione di orti comuni per produrre cibo a km 0.

Altri problemi provocati dagli allevamenti sono l'utilizzo spropositato(un quarto del totale)dell'acqua con il conseguente inquinamento di fiumi e mari provocati da deiezioni e  mangimi.

Mentre la deforestazione creata per l'allevamento dei bovini soprattutto in America Latina, rappresenta ben il 70% per creare pascoli e il restante 30% per produrre mangimi.

Una volta persa la foresta ,viene persa tutta quella biodiversita' che garantisce la stabilita'' degli ecosistemi.Avendo un forte impatto nella degradazione del suolo fertile ,la terra attraverso il compattamento,l'incapacita' di trattenere l'acqua,l'impoverimento della flora, finisce con l'essere esposta all'erosione del vento e destinata all'isterilimento agricolo.

Distruggendo la foresta che rappresenta "il polmone della Terra",gli allevamenti finiscono con l'essere la principale causa di emissione di gas serra (di CO2 e metano)equivalente ad un 18% delle emissioni globali (maggiore del settore trasporti responsabile del 13,5%)Addirittura secondo autorevoli studi fatti dal Worldwatch Institute,potrebbero rappresentare il 51% delle emissioni totali.

SALUTE 

Utilizzare cibi di origine vegetale,integrali e coltivati biologicamente ha effetti positivi sulla salute globale(fisica,mentale e spirituale).Sono tanti gli studi scientifici(difficile da elencare in questa sede) che dimostrano che molte patologie possono essere eliminate o alleviate attraverso una sana dieta vegana.

Personalmente posso confermare questi benefici,da quando qualche anno fa ho iniziato.Questa è la mia strada alla quale sono arrivato attraverso  un mio sentire.Quindi può anche non essere la soluzione per tutti.spesso sento di persone che seguono un'alimentazione vegana e che ogni tanto devono integrare con  piccole quantita' di prodotti di origine animale.Ridurre ed essere meno dipendenti da prodotti di origine animale puo' comunque essere positivo.

In ogni caso la salute Terra e di tutte le creature che la abitano passa inesorabilmente, come abbiamo visto,anche e non solo dalle nostre scelte alimentari,che devono essere consapevoli e rapportate all'ambiente in cui si vive.

La permacultura cerca di ricreare dei flussi e cicli energetici armonici e sostenibili per riportare le comunita' umane ad un senso di responsabilita' nei confronti delle proprie azioni.

Ogni nostra scelta lascia inevitabilmente piu' o meno "un'impronta" nel mondo,presente e futuro.