Un'eva qualunque

Un'eva qualunque

Mi imbattevo sempre
in uomini sbagliati:
troppo svegli
o troppo assopiti,
troppo lanciati
o troppo assiepati.
Un bel giorno,
senza un perché
o un per come,
mi ritrovai a viaggiare
da sola.
Il sole mi pervase
sino a trapassarmi,
raggi iniezioni di luce,
dita divine che affondavano
nelle carni.
Trasfigurata come una santa
libravo leggera tra le nuvole,
eteree sorelle.
Sì, ero bambina, giovane
e vecchia.
Vagavo con i morti
pur essendo in vita.
Intorno a me ogni cosa
assunse sembianze,
sapori e odori nuovi.
Era rinata.
Non per merito
d'una costola d'uomo.
Ma per puro amore
di me stessa.

Edito in "Atomi sparsi", collana "Gli Emersi", Aletti Editore, 2018