Alberto Malesani

Founder Junior

La gravità rende faticosa la salita verso la vetta e il cammino di crescita interiore

2019-05-07 15:18:30

La realtà che conosciamo è governata dal principio della gravità in cui ciò che è più pesante sta in basso e ciò che è più leggero sta in alto. Così è nell'uomo, in cui coesistono corpo, emozioni e pensieri di vibrazione e densità differenti.

La Via dell'Eroe

Negli insegnamenti si trasmette che esistono emozioni e pensieri pesanti che sul pianeta per legge di gravità tendono a stazionare sotto i 700 metri. 


Spostandosi a livelli di altitudine più elevate, in particolare sopra i 2.100 metri, non solo l'aria "fisica" è più rarefatta, ma anche emozioni e pensieri si fanno sempre meno grossolani.


Potremmo immaginare come se in funzione dell'altitudine ci fossero delle nuvole di energia "sottile" di differente densità


Così nelle città in pianura ci sono "nuvole" di pensieri ed emozioni più pesanti (giudizio, competizione, paura, preoccupazione, ansia, rabbia...), mentre in alta quota stazionano forme-pensiero e forme-emozione più elevate e pure (chiarezza, lucidità, armonia, gentilezza, gratitudine, amore...).


Facendo un'escursione in montagna ci si immerge in questo diverso habitat di energie "sottili" ed è possibile che si abbiano esperienze di leggerezza, bellezza, gioia, armonia...


Tuttavia spesso non accade perché portiamo con noi uno zaino pieno di vissuti pesanti che necessitano di un'immersione prolungata per essere raffinati.


Anche all'interno dell'essere umano coesistono vette e abissi e vige la legge di gravità


Scendere è più facile, non occorre alcun sforzo e spesso, senza rendercene neppure conto, assecondiamo l'inerzia della forza di gravità che tende a far scivolare tutto verso il basso. Così siamo presi dalla "forza dell'abitudine" e ci ritroviamo a reiterare comportamenti disfunzionali. 


Pochi si mettono in viaggio verso la vetta perché salire è faticoso, abbiamo paura di perderci, di affrontare sentieri stretti e sconosciuti, di incontrare prove a cui non siamo preparati, gli "animali feroci" delle nostre paure e attaccamenti.


E' la via dell'eroe che decide di iniziare il viaggio per affrontare le "12 fatiche di Ercole" andando incontro volontariamente alle sue paure e bramosie.

Beneficiare dell'eccezionale purezza che regna sulle vette delle alte montagne

« Le alte montagne sono abitate da entità molto luminose e molto potenti, le quali sono attratte dalle eccezionali condizioni di purezza che regnano sulle vette. 


Tuttavia non è sufficiente arrampicarsi fino a tre o quattromila metri per entrare in contatto con quelle entità, poiché esse si rivelano soltanto a coloro che hanno imparato a fare tali ascensioni anzitutto in se stessi.


Quante persone sanno beneficiare delle condizioni favorevoli offerte dalle montagne per la loro evoluzione spirituale


Molti vanno lassù per potersi in seguito vantare delle proprie imprese, per divertirsi, per fare chiasso; non sentono le presenze spirituali che popolano quelle regioni e non hanno alcun rispetto per esse. Allora, la montagna, che è sensibile e intelligente si chiude a loro


C'è anche il rischio che quelle entità decidano di abbandonare le montagne, tanto sono disturbate da quegli animali che imbrattano tutto: gli umani. 


Volete trattenere quelle entità? Con il vostro atteggiamento, cercate di mostrare che apprezzate la loro presenza e il loro lavoro


Omraam Mikhaël Aïvanhov