Adriana Pulpo

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INTESTINO AMICO: COME AFFRONTARE LA STIPSI (Stitichezza)

2019-09-04 14:33:12

Il problema della Stipsi merita un approfondimento, vista la sua grande incidenza. Vediamo insieme cosa si intende per stitichezza e come affrontarla per aiutare il nostro intestino a ritrovare il suo equilibrio.

STIPSI

Una tipica definizione da manuale della stipsi è la seguente : diminuzione nella frequenza delle evacuazioni e/o modificazione qualitativa delle feci, che divengono dure e scarse.

Definizione che però, per chi non è del settore, vuol dire tutto o niente, e può quindi creare confusione.

La domanda, a questo punto, sorge spontanea: quando una persona può definirsi stitica? Il 60% di coloro che si definiscono stitici hanno in verità un'attività più regolare della norma, perché la vera regolarità non comprende solo chi va di corpo quotidianamente ma anche chi si scarica solo ogni due o tre giorni, se questo succede sempre.

E' importante inoltre approfondire la causa scatenante di questa condizione, sapendo che la stipsi non è una malattia ma un sintomo, nonché manifestazione evidente, di un'altra problematica che sta a monte. E, come sempre, la conoscenza della causa è fondamentale per l'approccio terapeutico da intraprendere. 

Si va dalle cattive abitudini alimentai, come scarsa assunzione di fibre, eccesso di carni, insaccati e alcolici, alla sedentarietà che contraddistingue l'uomo moderno, cause che determinano la stipsi primitiva o funzionale, fino ad altre meno sospettabili, come patologie infiammatorie, farmaci, problemi ginecologici e postumi chirurgici, disturbi metabolici, neurologici, psichiatrici e molti altri ancora. In questi ultimo casi si parla di stipsi secondaria, meno frequente della prima. Si possono distinguere inoltre due tipi di stitichezza: una acuta e una cronica. La prima è un disturbo temporaneo, che può essere conseguenza, ad esempio, di interventi chirurgici, malattie acute o anche, semplicemente di un lungo viaggio; in genere dopo aver superato il periodo, tende a risolversi da sola in un lasso di tempo relativamente breve. La stitichezza cronica, si ha invece quando il disturbo persiste per un tempo più lungo, ed è la più difficile da approcciare. E' fondamentale indagare col proprio medico o con uno specialista per meglio trovare la soluzione alimentare o farmacologia che sia.


ALIMENTAZIONE

Per una buona funzionalità intestinale consiglio sempre di evitare:

  • una dieta eccessivamente ricca di carboidrati raffinati
  • una irregolarità dei pasti, come frequenza e orari;
  • la sedentarietà

Nei casi di stipsi più comune, più che prescrivere lassativi, è indicata una dieta ricca di verdura e alimenti integrali, capaci di favorire la buona funzionalità intestinale.

La quantità di fibre che assumiamo deve però essere sempre accompagnata da una buon livello di idratazione, soprattutto acqua, 400-500 ml durante i pasti principali e 100 ml almeno al mattino e dopo ogni minzione, in modo da favorire la morbidezza delle feci, la percezione dello stimolo alla defecazione e, di conseguenza, una buona motilità intestinale.


Sempre per la stipsi, gli alimenti che consiglio rientrano nel gruppo dei cereali, dei legumi e delle verdure, ma anche in quello dei latticini.


I PRODOTTI INTEGRALI, dovrebbero far parte delle nostre abitudini quotidiane, in primis pane e pasta, ma anche prodotti da forno spesso utilizzati a colazione o a merenda, come fette biscottate, biscotti e cereali. Il consumo di questi prodotti è consigliato solo se si pone attenzione a ciò che compriamo: molto spesso, infatti, produttori poco onesti, aggiungono alla farina  bianca dosi più o meno elevate di crusca per rendere integrale, quanto meno alla vista. Il danno è che si possa sviluppare gonfiore addominale e nessuna motilità intestinale. Può verificarsi, inoltre, un danno da assorbimento ridotto di alcuni minerali come calcio e ferro, provocato dalla crusca stessa se assunta in quantità eccessiva.

Quando acquistiamo qualcosa, è sempre bene soffermarsi a leggere le etichette, e nel caso di prodotti integrali, soffermarsi a e studiarne il colore: per intenderci il prodotto integrale vero, è scuro e omogeneo , no chiaro e con puntini neri, e hanno come ingrediente base la farina integrale, non farina di frumento più crusca.


RISO INTEGRALE: dopo 20 giorni di cena a base di riso integrale, l'80% della situazione di stipsi migliora. Il riso però deve essere integrale, cioè che richiede un' ora di cottura. Il condimento consigliato è verdura fibrosa, come carciofi, cicoria e zucchine.


VERDURA COTTA: carciofi, cipolla, radicchio, cicoria, cavoli, broccoli, carote, zucca e zucchine. Se possibile andrebbe bevuta anche l'acqua di cottura.


LEGUMI: Fonte di fibre sono anche i legumi, come fagioli, lenticchie e piselli. Qualora si dovessero presentare fenomeni di gonfiore addominale consiglio di assumerli sotto forma di passato.


OLIO EXTRAVERGINE D'OLIVA : deve rappresentare il principale condimento. Fungerà da lubrificante.


FRUTTA: Prugne, susine e kiwi hanno un elevato potere lassativo, meglio se consumati a stomaco vuoto, in modo da favorire l'azione della fibra e degli zuccheri semplici in esse contenuti. MELE E PERE, meglio assunte cotte e sbucciate , in quanto favoriscono la produzione di mannitolo, un polialcolo che esercita un'azione lassativa.


TAMARINDO: ha un effetto lassativo. Se ne utilizza la polpa sotto forma di marmellata o sciroppo, soprattutto per i bambini. La dose consigliata per gli adulti è di 40-60 g, per i bambini 1-2 g per anno di età.


PROBIOTICI: E' sempre consigliato cicli di probiotici per ripristinare la flora batterica che popola il nostro intestino.


ESEMPIO DI DIETA GIORNALIERA TIPO PER CHI HA PROBLEMI DI STIPSI:


  • colazione: Appena alzati bere un bicchiere di acqua tiepida, quindi una buona tazza di latte, o di latte di mandorla con pane integrale e marmellata;
  • spuntino: 2 kiwi molto maturi
  • pranzo: passato di verdure e lenticchie; pesce semigrasso tipo sgombro con carote al vapore; una fetta di pane integrale; un cucchiaio abbondante di olio extravergine d'oliva.
  • merenda: 1 yogurt biologico con 3 prugne secche precedentemente bollite in poca acqua.
  • cena: riso integrale con carciofi. condito con un cucchiaio di parmigiano e un cucchiaio di olio extravergine d'oliva, un uovo in camicia e spinaci.
  • prima di coricarsi:  1 mela cotta in poca acqua.


...altri consigli:


  • Bere almeno 2 l di acqua al giorno;
  • Dedicare tempo alla evacuazione: non avere mai fretta e appoggiare i piedi su un rialzo di almeno 10 cm per non opprimere l'intestino
  • Mantenersi attivi ogni giorno.

LE PIANTE

Anche la fitoterapia può aiutarci nel stipsi.

Possono essere suddivise in piante lassative antrachinoniche e piante lassative formanti massa. Vediamone alcune.


lassativi antrachinonici:


  • rabarbaro, di cui si utilizza il rizoma e la radice essiccati. Si taglia in piccoli pezzi si fa essiccare e si somministra con qualche sorso d'acqua. Il miglior modo di somministrazione è sotto forma di infuso da assumere prima di colazione e prima di cena.


lassativi formanti massa:


  • Psillo, si utilizzano i semi ricchi di mucillagini i quali a contatto con l'acqua, rigonfiano rendendo morbide le feci e stimolando la peristalsi


Tra le erbe di largo uso si trovano la FRANGOLA, la SENNA, la CASSIA e la CASCARA. Non simpatizzo molto per queste erbe, ma per correttezza ve le cito ugualmente. Il loro utilizzo è senz'altro efficace dal punto di vista della stipsi, ma presenta sgradevolissimi effetti collaterali. Innanzitutto creano dipendenza e assuefazione , il che vuol dire che inizialmente basta una mezza dose per ottenere l'effetto desiderato ma che, nel tempo, per riuscire ad andare di corpo ci s trova a dover assumere 5-6 volte la dose consigliata. Per contro, sospendere l'assunzione significa andare verso una stipsi ancora peggiore che non si risolve facilmente.

Inoltre qualora le persone che utilizzano da anni queste erbe si sottoponessero ad una colonscopia, scoprirebbero che la mucosa del loro colon non è più rosata, come dovrebbe, ma di colore fra arancione e marrone, questo perché la mucosa è talmente irritata da sembrare bruciata. Una condizione che prende il nome di melanosi del colon. Il mio consiglio è di leggere sempre bene le etichette dei prodotti e di lasciarti consigliare da esperti.