ESTOTE PARATI
CACCIA A REAZIONE PER I GIAPPONESI
Nel 1942 in piena seconda guerra mondiale i Giapponesi avrebbero potuto avere i caccia a reazione se...
Questa è una storia che potrebbe essere vera ma anche no, non ci sono prove per dimostrare che sia vera ma non ci sono neanche prove che sia falsa.. fonte di questo mio racconto è il libro "uomini,gesta, avventure sconosciute della seconda guerra mondiale" dalla selezione del Reader's Digest
Nel marzo del 1942 la Germania possedeva già 3 prototipi di questo caccia e su ordine personale di Hitler venne preparato un U-boat (sommergibile) con il minimo di equipaggio e di armamento perché all'interno del sommergibile furono caricate delle copie del progetto e un prototipo del caccia smontato e imballato in casse che i giapponesi avrebbero rimontato "seguendo le istruzioni".
La destinazione del sommergibile era il Giappone dove una volta giunto avrebbe consegnato ai giapponesi il caccia e con le copie dei progetti in modo da metterlo subito in produzione per contrastare gli americani nel Pacifico
Ma il compito era arduo, bisognava raggiungere il Giappone, si decise allora che il sommergibile avrebbe dovuto navigare fino al Sudafrica, passare la punta meridionale dell'Africa, raggiungere poi l'oceano Indiano e poi attraverso Singapore e l'Indocina raggiungere il Giappone de sud, ma l'impresa era quasi impossibile, il compito del sommergibile era di navigare in incongnito senza farsi scoprire e senza ingaggiare combattimenti col nemico, era una missione segreta e... disperata ma se fosse riuscita avrebbe dato una svolta alla guerra in favore dei paesi dell'asse (Italia, Germania, Giappone con Bulgaria, Romania e Ungheria)
Il sommergibile partì nel mese di Aprile del 1942, la prima parte del viaggio andò bene e fu raggiunta la punta sud dell'Africa e giunse nell'oceano Indiano ma a sud dell'India PER PURI CASO il sommergibile venne affondato da una unità della Marina Inglese, che lo credeva una unità Giapponese, nessuno avrebbe creduto che un u-boat tedesco sarebbe arrivato fin là.
Fonte: "avventure sconosciute della seconda guerra mondiale" del Reader's
Digest