Cristiana Lenoci

Blogger, redattrice web

Cristiana Lenoci

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Parola d’ordine del 2021: Reskilling

2020-12-26 14:20:24

E’ una parola magica, quasi un sinonimo di “futuro”. Pur non essendo popolare, sono convinta che presto lo sarà. “Reskilling”, termine originario inglese, nella nostra lingua significa “riqualificazione professionale”.

E’ una parola di ampia portata, dentro ci sta tutto. Ma il concetto chiave è che, per competere in un mondo in continua evoluzione, la riqualificazione professionale è un “must”.


Un processo di reskilling potrà riguardare chiunque voglia avere un valore nel mercato del lavoro, cogliere opportunità, ottenere posizioni. E’ chiaro a tutti, ormai, che non è più possibile ormai dormire sugli allori.


Nei prossimi dieci anni 375 milioni di lavoratori, il 14 per cento a livello globale, potrebbero aver bisogno di “riciclarsi” dal punto di vista professionale a causa dell’impatto di digitalizzazione, automazione e intelligenza artificiale.


La portata del fenomeno, secondo gli esperti, è simile a quella della prima Rivoluzione industriale, con la fuga dal mondo contadino per entrare in fabbrica.


Adesso stiamo vivendo la Quarta Rivoluzione, e non abbiamo molto tempo per digerire i mutamenti così irreversibili. Presto nasceranno nuovi mestieri in settori come la robotica, i trasporti automatici, l’intelligenza artificiale, le biotecnologie, la genomica e i materiali hi-tech.


Basti pensare che le dieci professioni più richieste attualmente dal mercato non esistevano al giro di boa del nuovo millennio. Il 65% dei bambini che hanno iniziato le scuole elementari nel 2016 avrà a che fare con un lavoro che oggi nessuno conosce, e che al massimo immagina.


Partendo dal presupposto che “non si finisce mai di imparare”, è importante che ognuno di noi si faccia alcune domande, in particolare: “Quello che so e imparerò, è sufficiente?”, “Lo sarà da qui al prossimo 2030?”.


Possiamo farci aiutare, in questo percorso, da qualche libro “illuminante” come quello scritto da Odile Robotti, della Learning Edge, società di formazione di eccellenza, intitolato “Il magico potere di ricominciare”. L’autrice parte dall’idea che oggi esistono buoni strumenti per chi vuole aggiornarsi in qualsiasi ambito professionale.


Da esperta coach e formatrice, la Robotti suggerisce le strategie migliori per passare dalla “modalità cerbiatto” (spaventata e atterrita dai cambiamenti), a quella “camaleonte” (velocemente adattabile), passando per l’applicazione del proverbio cinese “Quando soffia il vento, meglio costruire mulini a vento che muri”.


L’Italia vanta la forza lavoro più anziana del mondo, dopo Giappone e Germania. Secondo il Fondo Monetario Internazionale, nel 2025 gli occupati nella fascia di età 55-64 anni saranno uno su quattro. Questo significa che si sono formati in un’epoca in cui non esisteva la Rete Internet, non c’era Google e l’intelligenza artificiale era ura fantascienza. E sono soprattutto loro che dovranno rimboccarsi le maniche per non essere sbalzati fuori dal mercato del lavoro, sempre più competitivo.


Ma l’importanza del Reskilling è  in realtà trasversale, e coinvolge tutta la forza lavoro, anche le donne più giovani. Nel nostro Paese (secondo i dati riportati da Fondimpresa) c’è un potenziale femminile inespresso che potrebbe colmare le tante lacune professionali. Ma bisogna superare un pregiudizio purtroppo assai diffuso: che la formazione sia una perdita di tempo.


Quali saranno le professioni più richieste nel prossimo futuro? Secondo il World economic forum, ci sono Business and Financial operations, esperti di Management, It e scienze matematiche. Poi ci sono anche Architettura e Ingegneria, seguita dalle Vendite.


Quale che sarà lo scenario, dobbiamo tutti tenerci pronti e investire o (re)investire nelle nostre competenze.