Cristiana Lenoci

Blogger, redattrice web

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Come è quando è nata la CUCINA

2019-04-26 09:52:28

L’esigenza di cuocere i cibi per renderli più gradevoli e digeribili è piuttosto antica. Anche se sull’argomento esistono pochi dati certi, è molto probabile che la prima cottura praticata dai nostri antenati sia stata l’arrosto (o la brace).

Dal Fuoco in poi

Più di 10 mila anni fa gli uomini utilizzavano già il fuoco, che serviva per arrostire alimenti crudi sulla fiamma viva, rendendoli teneri, gustosi e digeribili.

La pratica gastronomica vera e propria comincia nell’era del Neolitico, quando vi fu la scoperta dell’agricoltura e dell’allevamento del bestiame. Fu allora che comparvero i primi latticini (derivati del latte) e i cereali. La successiva scoperta della terracotta favorì la costruzione dei primi contenitori termici. Ciò permise l’introduzione di un nuovo tipo di cottura: la bollitura degli alimenti.


Le prime zuppe della storia erano molto simili ai brodi attuali: una base di carne, cereali, vegetali o legumi, insaporita con erbe aromatiche.


A dare impulso alla cucina vera e propria furono gli antichi Egizi, un popolo che coltivava molte varietà di piante e allevava diversi tipi di bestiame. A loro si deve anche la scoperta delle prime tecniche di conservazione, in particolare quella “sotto sale”, che permetteva di conservare per più tempo le carni degli animali allevati e macellati.


Con la scoperta dei metalli, poi, gli antichi cominciarono a realizzare contenitori ermetici, in cui poter sciogliere grassi animali, oppure oli vegetali per cuocere alcuni alimenti (una sorta di “frittura”). Quindi, i tre principali metodi di cottura che noi oggi utilizziamo (arrosto, bollitura e frittura) risalgono a più di ottomila anni fa.


Ricerca dei Sapori con Greci e Romani


Con l’avvicendarsi di nuove civiltà più evolute, come quella greca, si nota un cambiamento notevole nelle abitudini alimentari, poiché si passa da una dieta per nutrirsi semplicemente ad una ricerca dei sapori. La prima “rivoluzione” nella storia culinaria fu realizzata dai Romani, che cominciarono ad introdurre nuovi tipi di carne e spezie. La cucina romana era dotta e raffinata: i Romani furono i primi a miscelare tra loro gli ingredienti con sapori opposti (abbinando il dolce con l’acido, con l’aromatico o con il salato). Tutto ciò che i Romani scoprirono in ambito culinario, dai cibi ai metodi di cottura, scomparve nel Medioevo. 


Con le massicce invasioni barbariche tutta l’area del Mediterraneo fu invasa e sconvolta dai popoli provenienti dal Nord Europa. Sparirono così tutte le coltivazioni di vite, olive e cereali. Solo con l’arrivo degli Arabi nell’800 e le Crociate furono reintrodotti in Europa alcuni alimenti e, insieme ad essi, le diverse tecniche di conservazione.


Dal Rinascimento in poi, tutta l’Europa (e in particolar modo il Nord Italia), vive un periodo di splendore e magnificenza a livello gastronomico.