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Scegliere il parapendio giusto - parte 1

2018-12-26 21:46:21

Un pilota che deve scegliere la vela giusta, per prima cosa, deve conoscere la classi di omologazione dei parapendio. La classe di omologazione viene attribuita a seconda del comportamento della vela in varie configurazioni di volo: più la classe è alta e più sono richieste abilità ed esperienza al pilota (e generalmente, salendo di classe avremo prestazioni più elevate) Le classi di omologazione sono le seguenti: EN A, EN B, EN C, EN D ed EN CCC. Vediamole nel dettaglio: Gli EN A sono progettati per essere accessibili per tutti i piloti principianti e per formare gli allievi nelle scuole di volo. I modelli più recenti hanno una maneggevolezza non troppo elevata ma comunque buona e prestazioni spesso entusiasmanti in relazione al livello di sicurezza passiva che offrono, risultando divertenti anche per molti piloti esperti. La classe EN B è la più vasta: in essa rientrano le cosiddette vele "di progressione" o "Low B", progettate per essere il primo upgrade da una vela da scuola (o per allievi di talento nella fase avanzata del corso) . È un chiaro passo in avanti rispetto ad una vela scuola ma rassicurante, facile da pilotare e con molta sicurezza passiva. Poi ci sono le cosiddette "Mid B" e "High B" progettate tenendo conto della gestione non altamente impegnativa (sempre che le condizioni dell' aria non siano "forti"), la sicurezza e il piacere di volare; ma le "High B" richiedono un "pilotaggio attivo" per mantenere il controllo e Il recupero da un collasso richiede l'intervento del pilota. Sia le "Mid" che le "High B" non sono mai una prima ala; non per i nuovi piloti. Gli EN C sono ali sono focalizzate sulla performance. le ali sono resistenti a turbolenze molto forti e hanno una grande efficienza. Solo per piloti esperti. La classe EN D comprende vele ancora più performanti delle EN C ma molto difficili nella gestione in volo e durante la fase di decollo. Spesso vengono usate dai piloti delle competizioni. La classe CCC può essere definita la Formula 1 del parapendio, queste vele vengono usate quasi esclusivamente per competizioni di alto livello ( e ovviamente richiedono piloti di alto livello).

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Come iniziare a volare in Parapendio

2018-12-20 17:27:05

Il parapendio è il mezzo volante più semplice e leggero esistente ma allo stesso è tempo capace di regalare emozioni indescrivibili di libertà e adrenalina. Se stai pensando ad avvicinarti a questo sport il primo consiglio è quello di provare un volo biposto con un pilota qualificato, ogni Club o scuola di volo ne ha tra le sue fila e basta fare una breve ricerca su internet per trovare quello più vicino a te. Provando un volo biposto, oltre a vivere una bellissima esperienza, capirai se questo sport è adatto a te. Hai fatto un volo biposto, ti è piaciuto? Sei deciso ad intraprendere il corso? Bene, per accedere ad un corso base di parapendio è necessario: aver compiuto 18 anni di età, oppure 16 con l’assenso scritto di chi esercita la patria potestà, nulla osta della Questura di residenza per l' "esercizio dell' attività di volo da diporto e sportivo" in bollo da € 14,62 , certificato di idoneità psico-fisica rilasciata da un medico sportivo abilitato (validità due anni dalla data di rilascio) e versamento per l' iscrizione al corso. E ora si inizia: la prima fase del corso di parapendio si svolge su un prato in leggera pendenza, dove gli allievi imparano a distendere la vela ed a controllare che tutti i cordini non siano ingarbugliati, successivamente (dopo circa cinque/sei weekend passati al campetto), l’allievo effettua uno o più voli in biposto con l’istruttore simulando il primo volo in solitaria. In questo modo l’allievo potrà familiarizzare con l’altezza e riconoscere i punti di riferimento al suolo necessari per condurre un volo in parapendio fino all’atterraggio. Una volta che avrete acquisito pratica con il gonfiaggio ed il controllo della vela da terra, gli istruttori vi guideranno ai primi brevi stacchi da terra. Si tratta di micro-voli di pochi secondi, che pero’ rappresentano un vero e proprio perfezionamento ed allenamento alle fondamentali fasi di decollo ed atterraggio. All' attività pratica vengono affiancate lezioni teoriche in aula dove si apprendono nozioni di: Aerodinamica, Tecnica di pilotaggio, Meteorologia, Legislazione e Materiali. Dopodiché giunge il momento tanto atteso del primo volo alto in solitaria, controllato da un istruttore al decollo e da uno in atterraggio, l’allievo deve eseguire esclusivamente le istruzioni che gli vengono impartite via radio, in questo modo acquista sicurezza e la dovuta manualità nelle manovre di volo. Dopo questo importante traguardo si procede all'apprendimento di tutte le tecniche di pilotaggio in modo tale di avere la massima padronanza del mezzo nelle tre fasi essenziali Decollo – Volo – Atterraggio. Per poter accedere all'esame per il conseguimento dell' attestato sarà necessario aver effettuato almeno 30 voli alti da solista ( e aver decollato da almeno tre siti diversi), oltre ad aver completato tutte le lezioni teoriche. L' esame consiste nell’ esecuzione delle manovre basiche (decollo, inversioni di rollio, virate di 180/360 gradi e atterraggio) e una prova scritta composta da un quiz di 30 domande a risposta multipla sulle materie studiate durante il corso. Se l’esame avrà esito positivo l’allievo, a seguito di un versamento di circa 180€, riceverà da parte dell’Aero Club Italia l’attestato di volo da diporto o sportivo (VDS) che lo riconoscerà a tutti gli effetti come pilota e potrà iniziare a volare in autonomia.

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Red Bull X-Alps

2018-12-19 13:41:31

Una delle competizioni più estreme del mondo che si svolge con cadenza biennale... un percorso che inizia a Salisburgo e finisce a Monaco da completare in soli due modi: camminando e volando in parapendio, spesso in condizioni estreme. Gli atleti partecipanti devono avere una forma fisica superlativa e nervi d'acciaio. In attesa dell' edizione 2019 godiamoci gli highlights della 2017.

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