Trasforma un’esperienza difficile
Il Caregiver e il viaggio dell’eroe - Bloccato nel martire
È abbastanza frequente rimanere bloccati in un archetipo durante il viaggio dell’eroe.
Il passaggio da un archetipo all’altro presuppone il lasciar andare una o più caratteristiche dell’archetipo legate alla paura e conquistare invece caratteristiche legate all’amore.
Più facile dirsi che farsi.
Innanzi tutto il passaggio presuppone un cambiamento e un passo avanti, ma per fare un passo bisogna accettare di perdere l’equilibrio per un istante.
Per il paziente è il guerriero l’archetipo in cui più frequentemente rimane bloccato. Per il caregiver, invece, è il martire.
L’archetipo del martire
Possiamo quasi affermare che l’archetipo del martire corrisponde all’archetipo del caregiver, a ciò che, nell’immaginario collettivo, identifichiamo come le principali e sostanziali caratteristiche del caregiver.
Totalmente dedito al benessere altrui, il martire nega, fino a non riuscire più a vedere, le proprie necessità, e si sacrifica, talvolta nella speranza (generalmente vana) che il suo sacrificio venga corrisposto da amore, altre volte per avere una ragione di esistere, se l’autostima è molto bassa.
Martire nega se stesso prima ancora delle proprie necessità.
Inoltre il percorso del viaggio porta dal martire al viandante e in qualche modo il caregiver percepisce il rischio della ribellione del viandante, per sé e soprattutto per le conseguenze del paziente. Il passaggio, tuttavia, va fatto: il viaggio va condotto a termine.
Avere un esterno, un mentore, di supporto e guida è utile, direi quasi fondamentale, per il benessere del caregiver e del paziente.
E questo è il mio ruolo nel percorso dedicato al viaggio dell’eroe per il caregiver: trovare il mix e l’equilibrio, che varia da persona a persona, che generi il supporto ottimale al caregiver e al paziente.