Unpensierofelice

Trasforma un’esperienza difficile

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Archetipi… a confronto: il mago

2022-02-13 09:23:13

Nel nostro speciale viaggio dell’eroe arriviamo al Mago, archetipo riguarda tutti: il paziente, il caregiver, i familiari e gli amici del paziente. 

E sì, riguarda anche i terapeuti, ma questa è un’altra storia che ti racconterò in futuro.

Il mago è già, di per sé, un bel punto di arrivo nel percorso di elaborazione. Infatti il mago è partecipe della creazione, è un ottimo alchimista che trasforma il piombo in oro, ha superato, ed elaborato, moltissimo e ha lasciato andare il superfluo.

Il paziente mago

Il Mago trasforma le parole in incantesimo, l’ombra in luce, l’esperienza difficile in risorsa e crescita personale.

Sa cosa gli serve e cosa desidera, ha abbandonato le ricerche del Viandante e l’aggressività del Guerriero. Non combatte più: trasforma. 

Trasforma le attese, spesso lunghe: legge qualcosa che lo interessa davvero, oppure chiacchiera creandosi anche nuove amicizie.

Trasforma i problemi della malattia: potrebbe cogliere l’occasione per smettere di fumare o cambiare alimentazione, ma non per paura, ordine del medico o perché segue regimi alimentari consigliati da un amico o letti su internet (atteggia-mento più tipico del Viandante), ma perché realizza qualcosa su cui ha riflettuto o a cui pensava da tempo.

È nella gestione che vengono fuori alcuni limiti dell’archetipo: il Mago non viene gestito, ma si lascia gestire o chiede di essere gestito. In questo paziente ci sono un pizzico di arroganza e una sensazione di potenza che potrebbero sfociare nell’onnipotenza.

Il caregiver mago

Ciò che desidero sottolineare non è tanto il “chi è” del caregiver che, elaborando l’esperienza arriva all’archetipo del mago quanto le caratteristiche del caregiver che intrinsecamente tra vivendo la fase del mago.

Se è ai primi livelli di consapevolezza il Mago potrebbe pensare: sono arrivato qui, al top!

E può pensare che il suo percorso sia terminato, che non abbia più niente da imparare.

In effetti, è la sensazione che tutti proviamo raggiungendo un traguardo difficile o quando riusciamo a elaborare un’esperienza particolarmente dura. Godersi il trionfo è umano, e quasi doveroso, ma il viaggio è davvero compiuto solo quando si torna a casa e, arrivati al Mago, c’è la strada di ritorno da compiere.

La nostra attuale cultura vive il Mago in maniera assolutamente positiva, complice la visione New Age e il superamento dell’oscurantismo medievale che, invece, considerava solo gli aspetti negativi. Le promesse “cambia la tua vita in 24 ore”, “guadagna milioni in due mesi” fanno appello al Mago che c’è in ciascuno di noi e, in fondo, tutto il sistema economico azionario afferisce al Mago.

C’è un pizzico di mago, spesso unito a tanta paura, nell’amico che appena terminata la chemioterapia pensa che sia tutto a posto o in quello che offre soluzioni semplici a problemi complessi come quello di affrontare una diagnosi pesante.


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