Tiziana Coco

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L'innata musicalità del bambino

2018-11-10 17:35:27

La scienza ci fa sapere che "sebbene una serie di barriere concentriche separi il feto dal mondo esterno, il feto vive un mondo ricco di suoni, vibrazioni, movimenti che percepisce sulla propria pelle prima ancora di ascoltare con l'orecchio come fosse una sorta di massaggio. Fin dai primi momenti il suono è dunque un mezzo privilegiato di relazione tra il piccolo e la mamma.

Non da meno è l'importanza della voce del papà che ha sempre trovato risposte da parte del piccolo.
Il feto sente, apprende già mentre è nell'utero, è in grado di ricevere messaggi e persino di inviarne.
Successivamente, nei primi mesi di vita , la comunicazione fra mamma e bambino ha caratteristiche sonoro-musicali evidenti.           

La mamma comunica col neonato accompagnando le proprie espressione facciali con vocalizzazioni di suoni, piccole melodie, ritmi e pattern tonali che vanno a formare un repertorio comunicativo definito mirabilmente da Stern "coreografia del comportamento materno".            

Il suono rappresenta una presenza rassicurante.

E' il bambino a confermarlo quando lo osserviamo cantare spontaneamente delle piccole nenie, in quei delicati momenti tra la veglia e il sonno.

Ampiamenti dimostrati sono gli effetti della musica sul feto così come ampiamente dimostrata è l'inclinazione spontanea del bambino durante i suoi primi anni di vita a comunicare in modo musicale o, per meglio dire, secondo modalità vicine al linguaggio musicale: sbatte ritmicamente gli oggetti fra loro con l'energia ritmica di un percussionista, emette vocalizzazioni intonate quando sente musica intorno a sè, produce suoni con la voce mentre corre e gioca, pronuncia nomi quasi cantando come fosse una piccola melodia e risponde al ritmo naturalmente, con un movimento fluido, libero, continuo e flessibile, ad un'età molto precoce, probabilmente perchè il corpo conosce ancor prima che la mentre comprenda.
Caspita mi dico! Qualcosa non torna!

Quali sono i motivi per cui da una naturale attitudine del bambino alla comunicazione musicale si giunge ad una realtà in cui non avremo necessariamente adulti in grado di comprendere la musica come fruitori o di produrla attraverso l'uso di strumenti?
Al contrario, dobbiamo amaramente constatare che queste capacità sono patrimonio di pochi nella nostra società.
Cosa allontana ad un certo punto i nostri piccoli da un sistema comunicativo così prezioso?

Nel prossimo articolo lo scopriremo...stay tuned!