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Impianti intelligenti per un pianeta mig

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Impianti intelligenti per un pianeta mig

Tekno Training per la riqualificazione impiantistica di una villa storica

2019-12-20 11:27:14

Villa "De Tonello" a Gorizia

Sto seguendo personalmente i lavori di riqualificazione energetica dell’impianto di riscaldamento di questa villa storica a Gorizia. Non si conosce esattamente l’anno di costruzione dell’edificio, ma esiste un documento datato 1880 che ne attesta la proprietà da parte di Anna De Tonello. L’attuale proprietà, la famiglia Gandolfi, ha deciso di affrontare numerosissimi lavori per la riqualificazione della Villa, tra cui anche quelli di sistemazione e adeguamento dell’impianto termico.

  

Alcune informazioni architettoniche


La villa è in stile palladiano ed è circondata da un bellissimo giardino arricchito con statue ed una fontana posizionata proprio davanti alla facciata principale.

Le foto sopra sono conservate presso l’archivio storico fotografico della Soprintendenza ed illustrano proprio la facciata principale: due piani abitativi con ordini sovrapposti di lesene (1), separati da una trabeazione a fregio liscio (2); il tutto è sormontato da un timpano triangolare (3) con un oculo al centro (4). La composizione architettonica del piano terra è caratterizzata dalla presenza di tre alte porte finestre con arco a tutto sesto e stemmi decorativi a bassorilievo. Le finestre del piano superiore sono rettangolari e chiuse superiormente da un’edicola (5) con cornice in aggetto che poggia su volute in pietra. Nel giardino della Villa è presente anche una Dependance caratterizzata da una loggia a vetrate.

  

L’impianto termico preesistente


Si tratta di un impianto piuttosto datato, realizzato probabilmente tra il 1950 e il 1985, con caratteristici radiatori in ghisa. In centrale termica ci sono alcuni dettagli relativi alle tubazioni (diametri differenti tra mandata e ritorno) che lasciano intendere che originariamente si trattava addirittura di un impianto a circolazione naturale (cioè senza l’ausilio di pompe, ma sfruttando il principio che l’acqua calda tende a risalire le tubazioni)!

L’impianto è diviso in due zone: Dependance + Villa.

Le tubazioni di distribuzione acqua calda ai radiatori sono completamente annegate nello spessore dei muri e dei pavimenti, senza utilizzo di collettori.

La centrale termica è collocata al piano terra della Dependance e al suo interno sono installate due caldaie a condensazione ed un bollitore di accumulo acqua calda sanitaria. Quella che si vede nella foto è la situazione che mi si è presentata davanti agli occhi al mio primo sopralluogo.

  

I consumi attuali per il riscaldamento

La villa è rimasta abitata fino al 2017. L’impianto di riscaldamento veniva regolarmente utilizzato, ma senza mai riuscire a raggiungere una temperatura interna agli ambienti che potesse superare i 18°. Il consumo annuo di metano, per il funzionamento delle due caldaie, lo possiamo dedurre dalla seguente immagine:

Da Giugno 2015 a Novembre 2016 sono stati consumati 10793 mc di metano. Il che significa che siamo di fronte ad un consumo medio annuo pari a 7195 mc di metano. Al prezzo attuale del metano (2019: circa 0,94 euro/mc) ci troviamo di fronte ad una spesa media annua pari a 6763 euro. 

Anche volendo considerare il fatto che gli ambienti abitati hanno un’altezza fuori standard (h=3,61 mt), rimane comunque una spesa considerevole. E non dimentichiamoci che tale spesa viene affrontata per raggiungere la temperatura di neanche 18°, al funzionamento massimo dell’impianto!!

L’analisi dell’impianto preesistente e i problemi riscontrati

Quando ci si trova di fronte a dei consumi come quelli descritti al paragrafo precedente, e quando l’impianto non riesce a garantire nemmeno una temperatura di comfort pari a 20°… la situazione si presenta piuttosto complicata e possono essere fatte 1000 ipotesi! Sul piatto della bilancia, come se non bastasse, c’era anche da considerare il fatto che le due caldaie esistenti in centrale termica sono piuttosto recenti e di nuova generazione: entrambi a condensazione. Quindi, rifare la centrale termica completamente ex-novo sarebbe stato abbastanza facile ed anche meno rischioso, ma era doveroso cercare di riutilizzare le due “giovani” caldaie nel progetto di riqualificazione.   

Pertanto mi sono rimboccato le maniche ed ho effettuato un’analisi dettagliata dell’impianto preesistente, partendo dal rilievo di tutti i radiatori (38 corpi scaldanti!), per proseguire con il calcolo del volume degli ambienti riscaldati, per finire con la valutazione dello schema di funzionamento idraulico della centrale termica. 

Il giudizio finale è, a voler essere gentili, un disastro completo!!

Questa situazione disastrosa deriva da numerosi interventi fatti negli ultimi anni, ad opera di più installatori… più o meno qualificati… che si sono alternati nella manutenzione della centrale termica con modifiche anche molto “fantasiose” e “bizzarre”, fino ad arrivare ad una effettiva incapacità dell’impianto di assolvere il suo compito. Elenco solamente, e sottolineo solamente, i problemi più evidenti che ho potuto riscontrare, alcuni comprensibili a tutti… altri per far sorridere i più esperti:

  •  Tubazione del gas sottodimensionata rispetto alla potenza delle caldaie.
  • Installazione delle caldaie senza il relativo vaso di espansione (cosa che ha portato molto probabilmente al danneggiamento di una delle due caldaie, poi sostituita con un modello diverso).
  • Interposizione, fra caldaie ed impianto, di uno scambiatore di calore a piastre estremamente sottodimensionato (35 kw contro i 62-70 kw dell’impianto).
  • Installazione delle pompe di circolazione al servizio della Villa e della Dependance in maniera assolutamente inappropriata, cioè lavorando in contrasto tra di loro.
  • Creazione di una centrale termica superiore ai 35 Kw, senza la denuncia obbligatoria all’INAIL per la normativa antiscoppio, nonché nel mancato rispetto della normativa antincendio (nessuna apertura di aerazione, nessun estintore, nessuna valvola d’intercettazione del gas all’esterno della centrale, ecc…)

 Ebbene… a mio parere… una situazione del genere dovrebbe far riflettere molto. Soprattutto in considerazione del fatto che la pulizia delle caldaie e la verifica di combustione risulta regolarmente effettuata e pagata ogni anno!! Nel corso degli anni non c’è stato nessun manutentore che abbia avuto il coraggio di segnalare la pericolosità dell’impianto, il mancato rispetto delle normative antiscoppio ed antincendio, nonché i motivi dell’impossibilità di garantire il riscaldamento degli ambienti.

Il progetto di riqualificazione proposto da Tekno Training

Con l’obiettivo di riutilizzare le due caldaie esistenti, di ultima generazione e senza grossi problemi di funzionamento, ho proposto il seguente progetto di risistemazione della centrale termica:

In pratica si prevede di “scaricare” tutta l’energia termica prodotta dalle due caldaie in un grosso accumulatore. Da quest’ultimo viene prelevata, all’occorrenza, l’acqua calda necessaria per il riscaldamento della Villa e della Dependance, nonché il calore necessario per produrre istantaneamente l’acqua calda sanitaria utilizzata nei vari bagni. L’accumulatore funge anche da “separatore” tra caldaie e impianto, impedendo ai fanghi e alle morchie (inevitabili in impianti molto vecchi con radiatori in ghisa) di arrivare alle caldaie e danneggiarne le parti interne. Una centralina climatica è il “cervello” dell’impianto: in base alla rigidità del clima esterno (gennaio è sicuramente più freddo di marzo!), decide di far funzionare una sola o tutte e due le caldaie, alla massima, media o minima potenza, attivando il riscaldamento solo della Villa o anche della Dependance, ecc…

Si prevede anche l’installazione di apposite valvole termostatiche su tutti i radiatori. In questa maniera si può decidere la temperatura da mantenere in ogni singolo ambiente, raggiunta la quale si ha l’intervento delle suddette valvole e l’intercettazione dei relativi radiatori. E’ prevista anche l’installazione di due “contacalorie”, grazie ai quali si potranno finalmente suddividere le spese di riscaldamento tra Villa e Dependance.

Naturalmente sono previsti anche altri lavori di adeguamento: il rifacimento delle tubazioni del gas, opportunamente dimensionate; la denuncia dell’impianto e l’omologazione per la sicurezza antiscoppio; il rispetto di tutte le prescrizioni normative per la sicurezza antincendio; ecc…

Considerazioni

Con la realizzazione di questo intervento spero di riuscire a soddisfare tutte le esigenze della famiglia proprietaria della Villa “De Tonello”, nonché di risolvere, una volta per tutte, le problematiche che hanno caratterizzato per decenni il funzionamento del suo impianto termico.

I lavori sono già cominciati e cercherò di descriverli al meglio in un prossimo articolo, svelando anche il nome dell’azienda installatrice con cui Tekno Training ha deciso di collaborare e portare a compimento questo progetto.

Vorrei anche scrivere, in futuro, un ulteriore articolo per valutare l’efficacia dell’intervento, confrontando i consumi di metano prima e dopo i lavori. E’ indubbio che solo un confronto del genere potrà dirci se siamo andati effettivamente verso un risparmio energetico! Ma ciò sarà possibile solo dopo un periodo significativo di funzionamento del nuovo impianto.

Nel frattempo, vorrei dare a tutti tre consigli spassionati, nell’eventualità che si debbano affrontare lavori di questo genere:

  • “Progettare” significa “Prevedere”. Eseguire dei lavori in mancanza di un progetto significa partire con il piede sbagliato, senza avere la più pallida idea di dove ci porterà il cammino intrapreso.
  •  Scegliete un progettista o un consulente sul risparmio energetico che vi ispiri fiducia e professionalità, e soprattutto che sappia descrivervi in maniera semplice e comprensibile il percorso da intraprendere.
  •  Nella scelta dell’azienda installatrice non fatevi ingannare dai preventivi al ribasso. E’ molto più importante conoscere la storia di un’azienda, i lavori già eseguiti, la serietà dimostrata in passato, la preparazione e l’affidabilità dei suoi dipendenti, ecc… In questo senso, il passaparola vale più di mille pubblicità fatte su qualsiasi mezzo di comunicazione.

N.B. Fonte di alcune immagini: web

by Marco Colmari