Il motore stirling… questo oggetto misterioso e sconosciuto

Il motore Stirling è un motore termico in cui il movimento dei pistoni è azionato dal riscaldamento e successivo raffreddamento di un gas (generalmente elio o idrogeno). Questo continuo cambiamento di temperatura del gas si tramuta in una sua espansione e successiva contrazione. Le espansioni e le contrazioni alternate del gas azionano il movimento dei 2 pistoni e in questa maniera l’energia termica si converte in energia meccanica. Quest’ultima, con l’utilizzo ad esempio di una dinamo (quella semplicissima delle biciclette), può essere convertita in energia elettrica!

Su internet, per pochi soldi (20-50 euro), si possono acquistare dei modelli giocattolo di motore stirling. Il video che segue ne è un esempio.

Su wikipedia il comportamento del gas è spiegato così:

“Quando è raggiunta una sufficiente differenza di temperatura tra il suo punto caldo ed il punto freddo, si innesca una pulsazione ciclica (opportunamente avviata all'inizio), normalmente trasformata in moto alternato da pistoni. La pulsazione perdura fino a quando si continua a mantenere la differenza di temperatura, somministrando calore al punto caldo e sottraendone al freddo”

Ebbene… la frase “somministrando calore al punto caldo e sottraendone al freddo” non vi fa venire in mente nulla? Non esiste già, nelle nostre case, qualcosa che sarebbe in grado di somministrare e sottrarre del calore ad un gas?

In un precedente articolo (l’impianto di riscaldamento) ho spiegato che un impianto di riscaldamento funziona generalmente con una temperatura di mandata pari a 70-75° ed una temperatura di ritorno pari a 60-65°. Che ne pensate? Queste due temperature sarebbero in grado di far funzionare un motore stirling? E con questo motore stirling saremmo in grado di produrre energia elettrica in casa?

Potrà sembrarvi strano… ma qualcuno ci ha già pensato e ha costruito delle semplicissime caldaie a gas equipaggiate anche con un motore stirling. Il risultato è una caldaia che produce acqua calda per il nostro impianto di riscaldamento e contemporaneamente anche energia elettrica (generalmente 1 kW elettrico).

Questa produzione contemporanea di energia termica ed elettrica si chiama microcogenerazione.

Pensate che in italia, sostituendo ipoteticamente l'intero parco installato con caldaie a micro-cogenerazione si potrebbe arrivare ad una riduzione di CO2 pari a quasi il 20% degli obiettivi di Kyoto.

Perché se ne parla così poco? O meglio, perché si continua a parlare unicamente di impianti fotovoltaici per la produzione di energia elettrica in casa? Quali interessi si celano dietro questa tendenza?

A voi il giudizio finale!

N.B. Fonte immagini e video: web