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Il futuro dell’impianto a pavimento: l’autolivellante additivato al Grafene

2022-05-07 09:30:00

Il “Massetto Smart”: super sottile, a bassissima inerzia termica, forte e duraturo, resistente alle fessurazioni, con conducibilità termica super maggiorata.

In un precedente articolo (confronto tra massetto standard e massetto autolivellante) ho spiegato come poter realizzare un massetto radiante di 1 solo cm di spessore sopra tubo, tramite l’utilizzo combinato di un pannello isolante ad alta resistenza allo schiacciamento ed un massetto autolivellante con determinate caratteristiche.

Oggi esiste un’ulteriore tecnologia che ci permette di rinforzare in maniera efficacissima un massetto del genere, nonché di renderlo ancora più performante dal punto di vista della trasmissione termica. Quello che riusciamo ad ottenere è un super impianto a pavimento, da tutti i punti di vista!


Le nanoparticelle di Grafene

Negli ultimi anni sono stati fatti numerosi studi sul calcestruzzo rinforzato con nanoparticelle di Grafene. Che cos’è il grafene?

E’ fatto di carbonio, esattamente come un diamante, ma la sua struttura si sviluppa solo su due dimensioni: praticamente un foglio sottilissimo, uno strato di carbonio monoatomico (cioè fatto di un singolo atomo).

Additivato al calcestruzzo si riesce ad ottenere una sovrapposizione di “fogli” al grafene, una specie di struttura di rinforzo in 3D, dieci volte più dura dell’acciaio e decisamente più leggera!

I vantaggi dell’utilizzo del grafene nel calcestruzzo

  1. Resistenza maggiorata di circa il 20-30% in più rispetto ad un calcestruzzo RC30 standard
  2. Maggiore resistenza alle fessurazioni
  3. Maggiore durata
  4. Estrema leggerezza rispetto ad un’armatura realizzata con fibre o rete elettrosaldata
  5. Capacità aumentata di condurre energia termica (il graphene conduce più del rame e dell’oro!)


E’ già possibile realizzare un massetto autolivellante smart?

Anche se attualmente i maggiori produttori di autolivellanti per massetti radianti non hanno ancora approfittato di questa nuova tecnologia e non hanno ancora lanciato sul mercato un prodotto appositamente additivato con grafene, abbiamo comunque la possibilità di “realizzarlo in cantiere”.

Ci possiamo mettere d’accordo con il massettista e il fornitore dell’autolivellante per far arrivare in cantiere un impasto già additivato con l’aggiunta di questo “ingrediente innovativo”. Utilizzando ad esempio l’additivo riportato nell’immagine (ma non è l’unico), è sufficiente aggiungere 4 litri di prodotto per ogni 1000 Kg di impasto.

Naturalmente si possono trovare in commercio anche altri additivi al grafene: per il dosaggio è sufficiente seguire le prescrizioni indicate nelle relative schede tecniche.

Seguendo le istruzioni che ho fornito nel precedente articolo, riusciremo a realizzare un massetto radiante di 1 solo cm di spessore sopra tubo, e con l’aggiunta dell’additivo al grafene, avremo un impianto a pavimento dalle caratteristiche eccezionali:

  1. 1 solo cm sopra tubo
  2. Bassissima inerzia termica
  3. Estrema leggerezza (rispetto ad un massetto standard a base cementizia 45 mm sopra tubo od un massetto autolivellante rinforzato con fibre o con rete)
  4. Significativo miglioramento della trasmissione termica
  5. Resistenza maggiorata (armatura 10 volte più forte della rete elettrosaldata)
  6. Senza pericolo di fessurazioni


Insomma… mentre aspettiamo che anche i maggiori produttori di autolivellanti si aggiornino… possiamo essere noi i protagonisti di questa rivoluzione tecnologica, proponendo un impianto a pavimento futuristico e super performante!


Fonte di alcune immagini: web




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by Marco Colmari
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