Tekno Training

Impianti intelligenti per un pianeta mig

Tekno Training

Impianti intelligenti per un pianeta mig

Posizionare in maniera corretta i collettori dell’impianto a pavimento

2022-02-18 16:00:00

In quale punto rispetto alla planimetria dell’abitazione? Come evitare gli errori più comuni?

Ancor prima di iniziare la posa di un impianto radiante a pavimento, una delle operazioni indispensabili è l’installazione del cosiddetto “collettore di distribuzione”.


Di cosa stiamo parlando?

Si tratta di un tratto di tubazione con un diametro maggiore, da cui partiranno tutte le tubazioni di diametro più piccolo che andranno a formare le varie serpentine annegate nel pavimento della nostra abitazione:

Dall’immagine soprastante si intuisce che i collettori di distribuzione sono un elemento importante dell’impianto ed il loro corretto posizionamento può fare veramente la differenza!

Le regole fondamentali per decidere la posizione della cassetta di contenimento dei collettori sono le seguenti:

  1. Scegliere una posizione baricentrica rispetto alla planimetria dell’abitazione, in maniera da ottimizzare le lunghezze dei circuiti e di conseguenza le portate e il bilanciamento dell’impianto.
  2. Evitare di coinvolgere in maniera pesante gli ambienti da climatizzare (quelli a cui vogliamo dedicare dei circuiti veri e propri) con le tubazioni di passaggio relative ai circuiti degli altri ambienti.
  3. Sfruttare le tubazioni di passaggio (cioè i tratti di tubazione che vanno dal collettore fino all’ambiente in cui sarà realizzata la serpentina vera e propria) per riempire gli ambienti a cui non si vuole dedicare un circuito vero e proprio (disimpegni, ripostigli, ecc…).

Non è sempre facile rispettare contemporaneamente tutte e 3 le regole: va da sé che la scelta migliore corrisponde ad un giusto compromesso tra le tre.

Sembrano delle regole banali… ma vi assicuro che basta qualche visita in cantiere per rendersi conto che gli impianti vengono spesso realizzati nella più completa dimenticanza di queste semplici indicazioni.


Facciamo un esempio 

In questa abitazione il collettore di distribuzione (C-1 da 11 circuiti) è stato posizionato nel locale 5: una specie di disimpegno di arrivo/partenza delle scale. Come si può vedere ci sono due particolari che saltano all’occhio:

  • La posizione del collettore non è proprio baricentrica rispetto alla planimetria dell’abitazione. Ci sono serpentine molto vicine al collettore, come quelle dei locali 4 e 6, ed altre serpentine molto distanti, come quelle dei locali 1 e 2. Questo vuol dire che le operazioni di bilanciamento dell’impianto (regolazione del valore di portata d’acqua in ciascun circuito tramite apposite valvole micrometriche a corredo del collettore) richiederanno sicuramente molto più tempo e maggiore accortezza. Senza contare che queste operazioni, ad impianto ultimato, vengono spesso e volentieri “dimenticate”… con conseguenze di funzionamento facilmente immaginabili (esempio: locali 1 e 2 in cui il pavimento non scalda a sufficienza)!
  • Il locale 5 è interamente ricoperto con le sole tubazioni di passaggio. Non ha un circuito dedicato, ma trattandosi di un disimpegno la scelta sembra non essere particolarmente grave.

Vediamo, nell’immagine seguente, come si sarebbe potuto ottimizzare l’impianto:

Spostando il collettore di distribuzione di qualche metro e posizionandolo all’interno del locale 7, si ottiene il giusto compromesso tra le regole fondamentali per la collocazione, con i seguenti risultati:

  • Il collettore si trova in posizione più baricentrica. Anche le tubazioni di passaggio che alimentano i circuiti più lontani (locali 1,2,4 e 6) hanno un percorso di lunghezza accettabile e le operazioni di bilanciamento dell’impianto sono sicuramente più facili.
  • Pur mantenendo lo stesso numero di circuiti (complessivamente 11, in quanto nel locale 7 si riescono a realizzare, per la vicinanza del collettore, 3 circuiti anziché 4), si riesce a dedicare un circuito indipendente anche al locale 5 (prima coperto dalle sole tubazioni di passaggio). In questa maniera, se volessimo installare un termostato di regolazione della temperatura ambiente in ciascun locale, compreso il locale 5 (che potrebbe essere utilizzato, ad esempio, come “studiolo” o “zona di lavoro al pc” o altro), non avremmo alcun impedimento perché ciascun termostato comanderebbe l’apertura o la chiusura dei relativi circuiti. Viceversa, nella situazione precedente, non potremmo controllare in maniera indipendente la temperatura del locale 5.

Come si può notare, la scelta della posizione del collettore può incidere in maniera importante sul corretto funzionamento dell’impianto, in termini di bilanciamento delle portate d’acqua, e sulla possibilità di sfruttarlo al massimo delle sue potenzialità, in termini di termoregolazione dei singoli ambienti.

Gli errori che si riscontrano più spesso in cantiere sono i seguenti:

  • Posizionamento del collettore vincolato alla posizione della caldaia (sotto caldaia o nello stesso locale d’installazione): scelta che non può avere nessuna motivazione tecnica.
  • Posizionamento del collettore nel mancato rispetto di una o più delle tre regole individuate: scelta che denota una scarsa attenzione alle reali potenzialità di quest’impianto.


In conclusione

La progettazione accurata di un impianto radiante a pavimento non riguarda unicamente la scelta dei materiali e il dimensionamento dei circuiti. Ricordiamoci di dedicare la giusta attenzione anche al posizionamento dei collettori di distribuzione. 

Iniziamo con il piede giusto… a garanzia di un impianto perfettamente funzionante ed un comfort ottimale!



N.B. Fonte di alcune immagini: web


by Marco Colmari
163