Stefano Rossi

Top Founder President

Stefano Rossi

Top Founder President

"MUSICA FIN DALL’ ASILO E OBBLIGATORIO A SCUOLA PIERINO E IL LUPO DI PROKOFIEV" PAROLA DI EZIO BOSSO.

2018-12-21 19:46:52

UNO STRALCIO DI INTERVISTA AD EZIO BOSSO HA IN OCCASIONE DELLA PRESENTAZIONE DI UN SUO LIBRO, FIRMATO CON GUIDO CRAINZ E UGO DE SIERVO, INTITOLATO MOLTO EMBLEMATICAMENTE "I MIEI PRIMI 2 GIUGNO" (EDIZIONI L’IO E IL MONDO DI TJ) E DEDICATO AI BAMBINI «PER COMPRENDERE CHE QUANDO SI PARLA DI MUSICA SI PARLA ANCHE DI LIBERTÀ».

NON BISOGNA CONFONDERE L'EDUCAZIONE ALLA MUSICA CON                L'EDUCAZIONE ALLO STRUMENTO 

Maestro Bosso, la musica a scuola. Lei che idea si è fatto sulle polemiche contro il flauto e il suo insegnamento? 
«Andrò forse controcorrente, ma io sono a favore del flautino, perché è uno strumento che tutti possono permettersi. E può diventare, proprio per questo motivo, una prima educazione al suono. L’unico problema è che se dovessi decidere io, farei iniziare lo studio alle elementari se non già all’asilo. Alle medie è già tardi». 
Qual è secondo lei il grande fraintendimento parlando di educazione alla musica? 
«Che si confondono l’educazione alla musica con l’educazione allo strumento. Bisognerebbe insegnare prima la musica. L’ascolto e la conoscenza di questa materia sono essenziali e indispensabili alla comprensione del resto». 
Lei quando ha cominciato il suo rapporto con la musica? 
«A tre anni — e dico subito che non sono figlio di musicisti — sono capitato nel negozio di una prozia di mio padre. Un negozio che — come le chiamavano allora — era una casa musicale, dove si vendevano spartiti e strumenti». 
E cosa successe? 
«Ah..., è presto detto: rimasi folgorato davanti a un pianoforte. Mi dovettero portare via a forza». 
Come potrebbe tradurre questa sua esperienza in termini di educazione musicale? 
«In sintesi mi viene da dire — e per carità, ne sono pure convintissimo — che la musica viene vista solo e soltanto come un fenomeno performativo». 

 

ABITUIAMO I BAMBINI AD ASCOLTARE FIN DA PICCOLI

E la vera magia secondo lei, dove andrebbe cercata e trovata? 
«Bisognerebbe portare i bambini ad ascoltare la musica. Lasciare che lo stupore si impossessi di loro. Questa, secondo me, è la vera magia. Non costringerli a cantare e a ballare solo per il piacere della zia di turno...». 
In quale direzione pensa che si potrebbe procedere per migliorare la conoscenza della musica per il mondo dei più piccoli? 
«Presentare gli strumenti a scuola. Far scoprire ai bambini con la descrizione di un musicista cos’è, per esempio, un controfagotto. Quasi nessuno sa come è fatto e come emette musica un controfagotto. Poi renderei obbligatorio in tutte le scuole Pierino e il Lupo di Prokof’ev e una partitura di Britten poco nota e pochissimo eseguita, come Noye’s Fludde (L’Arca di Noè) op. 59, dove i più piccoli contano come gli adulti e dove suonano tutti insieme». 
Perché la musica è normalità fuori dai nostri confini italici?
«Perché la musica da noi non viene considerata un momento di vita, fondamentale per incuriosirci nei confronti del mondo, ma soltanto qualcosa di astratto e di non ben definito».

 

LA VERSIONE DI PIERINO E IL LUPO CON VOCE NARRANTE ANGELO BRANDUARDI