Stefano Cannizzaro

Founder Senior

UNA MEDITAZIONE AL GIORNO

2022-02-11 23:01:00

Ogni giorno, una breve meditazione sulle letture della S. Messa

Sabato 12 febbraio

La compassione è un’azione trasformatrice

Lettura

Geroboàmo, re di Israele, è antagonista di Roboàmo, re di Giuda. Temendo di perdere il potere e il consenso, Egli inizia ad avere comportamenti scellerati e a compiere scelte contro il suo popolo e soprattutto contro Dio. Adottando culti pagani, inizia una condotta folle e distruttiva. Il compito del re sarebbe stato quello di guidare il popolo ma, come molti governanti del passato e del presente, l’interesse personale prevale. Il popolo rimane così senza pastore, senza una guida che sappia indicare la strada e abbia cura di coloro che gli sono stati affidati.

Meditazione

Gesù è il pastore bello e buono che ama ogni persona. La compassione viscerale rivela l’intenzione salvifica del Cristo, autore di una straordinaria moltiplicazione di pani e pesci. Un gesto eucaristico profezia del Mistero Pasquale, offerta totale del Cristo. Eucaristia e carità sono intimamente connessi, ed è possibile andare incontro a chiunque a partire dall’intimo incontro con Dio. In Lui si impara a guardare nella prospettiva del Cristo, divenendo pane spezzato per gli altri per un mondo più giusto e fraterno. La sequela di Gesù insegna a non fare troppi calcoli e ad essere disponibili all’azione della sua Provvidenza. La fede deve tramutarsi nella compassione per coloro che incontriamo sul nostro cammino. Qualche biblista dotto e scrupoloso, seguendo pedissequamente l’esegesi storico-critica, ritiene che non ci sia stato alcun miracolo di moltiplicazione: Gesù avrebbe operato una caparbia azione chirurgica nella suddivisione del pane, ma questo sarebbe un miracolo ancora più inspiegabile. Altri commentatori pensano di interpretare i testi solo “spiritualmente”, e ritengono che quel pane sia arrivato a tutti semplicemente perché Gesù ha insegnato a condividerlo, e non sarebbe necessario sapere se il fatto sia avvenuto oppure no. Tuttavia, è sufficiente accogliere i miracoli così come ci vengono raccontati dagli evangelisti, senza esasperazioni in un senso o nell’altro, e trarre comunque un invito alla condivisione da quel segno di disponibilità del Cristo. Dio non crea nessun tempo o luogo di povertà per educare gli uomini all’aiuto reciproco, ma semmai è vero il contrario: i luoghi di sofferenza sono creati da quella parte ingorda dell’umanità, dai potenti come Geroboàmo e dai tanti folli governanti della storia passata e presente. Potenti rovesciati dai loro troni macchiati di sangue, come canta la Chiesa con Maria alla preghiera del Vespro.

Preghiera

«Dio si trova dove c’è amore e carità: l’amore del Cristo ci ha riuniti perché noi siamo Uno; esultiamo e gioiamo per questo. Possiamo amare e temere un Dio vivente e amarci tra noi con un cuore sincero. Mentre stiamo insieme non lasciamoci dividere, cessino gli alterchi e le liti, opera del maligno, perché il Cristo Dio possa restare in mezzo a noi» (dalla Liturgia Romana).

Agire

Partecipando all’Eucaristia di domani, accompagniamo la nostra preghiera con un gesto di condivisione materiale.


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