Stefano Brambilla

L’ANALISI TRANSAZIONALE: LE STRADE DEL TUO IO

2019-06-08 16:29:42

Articolo che prende spunto da un libro letto sul Analisi Transazionale.

Benvenuti ai nuovi e Bentornati a chi di articoli ne ha già letti, e magari già mi conosce sulle mie varie pagine Social, Instagram, Facebook, Cam.tv e YouTube.Ovviamente, se non l’hai già fatto, ti invito ad andare a dare un occhio a tutto il materiale che ho già postato.

Devi sapere che mi sono posto come obiettivo minimo dell’anno di leggere almeno 20 libri, uno di questi è “IO SONO OK, TU SEI OK” di Thomas A.Harris, il cui tema è l’analisi transazionale.Libro molto carino che ti consiglio di leggere.Inizialmente l’avevo comprato senza grosse aspettative, e per interesse personale.Durante la lettura, però, mi ha dato modo di riflettere e prendere spunto per creare questo articolo, che reputo possa essere di grande aiuto.Ho potuto constatare che le dinamiche di analisi transazionale vengono replicate anche nel modo con cui applichiamo le nostre decisioni inerenti al nostro stile di vita.Quindi di conseguenza influiscono in maniera importante il nostro risultato.

LA NOSTRA MENTE È ALLA BASE DELLE NOSTRE SCELTE E AZIONI E SE ESSA TENDE A BLOCCARE LA NOSTRA INTENZIONE DI AGIRE, TUTTE LE NOSTRE CONOSCENZE RIMARANNO TEORICHE.

Il mio scopo è illustrarti come l’analisi transazionale interviene e come tu puoi riformularla nel caso in cui non fosse funzionale.

Per chi non conoscesse proprio nulla dell’argomento, sappi questo: noi pensiamo e agiamo in base a tre stati:– Il Genitore (G), che è quello stato che si viene a formare nei primi 5 anni ed è determinato per la maggior parte da ciò che vediamo fare e che ci viene detto, regole ecc…– Il Bambino (B) è quello più soggetto alle emozioni interne– L’Adulto (A) è la parte più razionale.

Ora analizziamone le dinamiche.Il Genitore, quando interviene, tende a dare regole, ad essere fermo sulle proprie idee.Parlando del campo del fitness, un comportamento eccessivamente Genitoriale può portare al procastinamento, o in alternativa al crearsi aspettative.Frasi come: “Per quello che sto facendo dovrei essere così…”, portano a frustrazione e abbandono (il tema delle aspettative è già stato trattato in un altro articolo, se non l’hai già letto ti consiglio di farlo!).Un’altra situazione che si potrebbe verificare è quella che – guidati da una grande forza di volontà – si riesca ad assegnare delle regole e ad agire per ottenere risultati, vivendosela tuttavia male e finendo per innervosirsi, mollando tutto a breve.Qualcosa di simile potrebbe esserti capitato, vero? Se non a te, a qualcuno che conosci.

Se invece ci troviamo nel nastro del Bambino, saremo troppo influenzati dalle emozioni, ci faremo guidare dal caso e da ciò che vogliamo, o in alternativa finiremmo per fare cose per compiacere gli altri.

Quindi i due stati non sono il problema: se mai sta a noi trovare la soluzione per renderli funzionali.E quello che dobbiamo fare in primis è far fuoriuscire la terza componente: l’Adulto che c’è in noi, che non rimanga solo sulle regole e che non si faccia trascinare solo dalle emozioni.Far determinare le nostre azioni in maniera più razionale, quindi più organizzata, ci permetterà di ottenere risultati incredibili godendoci il viaggio e rendendolo maggiormente nostro.

Il mio consiglio è: inizia ad emancipare l’Adulto che hai dentro!Quindi scaricati la mia guida gratuita (che trovi sul mio sito https://www.buddytrainer.it ), prendi coscienza di quello che stai facendo, e se tali decisioni sono dettate maggiormente dal tuo Genitore, Bambino o Adulto, organizzati facendo fuori uscire in modo importante l’Adulto.Un’altra scelta da Adulto potrebbe essere il farti seguire ed aiutare, soprattutto se non hai tempo e preferisci affidarti ad un professionista.Fammi sapere cosa ne pensi!E dimmi se reputi che l’argomento possa essere interessante o necessiti di approfondimenti.

Possiamo parlarne insieme!

A presto.