Stefania Merlino

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Pose di potere, ormoni e yoga.

2019-04-12 13:24:16

E’ possibile, con la semplice posizione del corpo, influenzare il nostro umore, il livello di stress percepito e il senso di sicurezza, o addirittura i livello dei nostri ormoni? La risposta è si, con e pose di potere! Scopri come (e perché).

E' risaputo che il linguaggio del corpo è una forma di comunicazione. Sicuramente comunica qualcosa agli altri, verso l’esterno, ed è quello che siamo più portati a studiare ed a voler decifrare.




Ma è anche una forma di comunicazione verso noi stessi, o verso l’interno, ovvero verso noi stessi: la forma che il nostro corpo assume comunica qualcosa alla nostra psiche, alla nostra anima.  Sicuramente al nostro umore e gli studi oggi dimostrano che va ad influire anche sulla nostra fisiologia, comportando dei cambiamenti a livello organico.




Alcuni di questi studi provengono dalla psicologa e ricercatrice statunitense Amy Cuddy  che in un celebre TED Talk sulle c.d. Power Poses  ha illustrato come certamente il linguaggio non verbale influisce non solo su ciò che gli altri pensano e sentono di noi ma anche su come noi percepiamo noi stessi.




Determinate emozioni, sensazioni (come sicurezza, vittoria, orgoglio e potere - istantaneo o duraturo) si manifestano con posizioni di espansione, apertura - negli animali e nell’uomo. Al contrario altre (paura, impotenza e insicurezza) si manifestano universalmente con chiusura e rimpicciolimento.

A ben pensare, se è vero che sorridiamo spontaneamente quando siamo felici, è altrettanto vero che forzarci a sorridere quando non lo siamo di porta a sentirci immediatamente (un po') più felici. (Prova a sorridere ora, subito, e vedi come ti senti!) 


Partendo da questo assunto, se quando ci sentiamo potenti assumiamo spontaneamente posizioni che esprimono quel potere, Amy Cuddy ha voluto dimostrare che “fingere” di essere potenti porta effettivamente a sentirsi tali.




Cosa c'entra questo con lo yoga? E con gli ormoni?


Partiamo dai secondi!



Senza entrare troppo in tecnicismi e dettagli noiosi, gli ormoni sono dei neurotrasmettitori, ovvero dei "messaggeri" che comunicano alle varie cellule del corpo di svolgere determinate attività  o funzioni.

Tra le altre cose gli ormoni sono in stretta correlazione con il nostro umore e le nostre emozioni, con il modo in cui ci sentiamo, emotivamente e psicologicamente.



Gli studi sulla correlazione tra postura e ormoni hanno dimostrato che le "posizioni di potere" - ovvero posizioni di espansione, in cui ci si espande con il corpo, con gambe larghe ben piantate a terra si cerca la massima ampiezza in tutte le direzioni, oppure in cui ci si mette con i piedi in alto sulla scrivania e le braccia estese o dietro la testa sono correlate ad una sensazione di potere, di sicurezza, di forza e dominanza.

Questo perché avviene un cambiamento a livello ormonale: dopo aver assunto una power pose c’è un aumento del testosterone - l’ormone correlato a fiducia, dominio, sicurezza, aggressività (decisione)  e un abbassamento del cortisolo - uno degli ormoni dello stress, i cui bassi (bilanciati) livelli son strettamente correlati alla capacitò di gestire situazioni di stress. 

Questo abbinamento (alto testosterone e basso cortisolo) è il migliore per essere in situazione di leadership perché consente di affrontare situazioni oggettivamente stressanti con calma, e inoltre aumenta la disponibilità ad assumere dei rischi.


Viceversa le “powerless” poses comportano una chiusura, rimpicciolirsi, farsi piccoli per non farsi notare. Dopo aver assunto tali posture l’effetto è l'opposto:  una diminuzione del testosterone e un aumento del cortisolo (ahi! ahi!)


E la notizia ancora più bella è che bastano 2 minuti - in base a questi studi - per far avvenire questo cambiamento.



Allora se i nostri pensieri, i nostri sentimenti e anche la nostra fisiologia sono influenzati dal nostro linguaggio corporeo, possiamo scegliere di dare consapevolmente al nostro corpo una determinata forma per suscitare determinati pensieri, emozioni e reazioni. 

E addirittura per andare ad attivare un cambiamento a livello fisiologico, a livello ormonale.



Siamo ormai abituati a pensare che il corpo sia al servizio della mente - che sia un “contenitore”, un mezzo di trasporto per la mente che tutto governa, perché sentiamo che la mente può influenzare e controllare il corpo (soprattutto portandolo all’eccesso). Ed effettivamente la mente può cambiare il corpo...

Ma è vero anche il contrario e oggi la scienza e studi come quello della Cuddy lo dimostrano sempre di più: possiamo anche, con il corpo, influenzare la mente, possiamo addirittura cambiare la “mente” attraverso il corpo.



Ed ora arriviamo a parlare di yoga!


Questo - modificare la mente attraverso lo strumento del corpo - è sicuramente uno degli effetti che otteniamo con la pratica dello yoga.


 

E’ una disciplina millenaria, e in millenni di pratica è stato ripetutamente constatato - dapprima a livello puramente empirico, e oggi sempre più anche con ricerche scientifiche inconfutabili - che dare una determinata forma al corpo, lavorare sull’allungamento, sull’espansione, sul  rinforzo dei muscoli dorsali e addominali (il che comporta raddrizzare la schiena) e sulla respirazione cambiano gradualmente la postura, e che con la postura cambia la persona.


Difficilmente una persona allegra, solare, positiva, espansiva se ne va in giro tutta curva, con le spalle chiuse abbassate e la testa china, e viceversa, una persona chiusa, introversa, di cattivo umore, triste o addirittura depressa difficilmente sta bella dritta, con la testa alta, il mento in fuori, le spalle estese.


Se bastano due minuti delle Power Poses studiate dalla Cuddy per aumentare il testosterone e abbassare il cortisolo, che effetto fa un’intera ora in cui il corpo viene stimolato all’espansione, all’apertura, all’incremento della sua forza, del suo spazio vitale?


E stiamo parlando solo ed esclusivamente di un lavoro con il corpo, mentre nella pratica dello yoga c’è molto di più...



C’è l’utilizzo consapevole del respiro, che coadiuva nell’espansione del corpo. Un respiro ampio, che mobilita il diaframma, che porta l’aria e l’espansione in tutti i polmoni a sua volta avrà un effetto analogo a quello di un lavoro muscolare.



Quindi, unendo scienza e tradizione, possiamo usare lo yoga in due modalità: per rimuovere le tensioni fisiche, mobilitiamo dove c’è un blocco e quindi sbloccando le emozioni connesse a quel blocco. Oppure possiamo attivare delle emozioni connesse a posizioni o meglio a posture specifiche - in particolare sicurezza, fiducia, apertura, positività.



Come risulta dallo studio di Amy Cuddy (o in questo meraviglioso video) o dalle risultanze della fisica quantistica,  la scienza oggi sta dimostrando sempre più che esiste questa connessione inestricabile tra mente e corpo, tra dentro e fuori, tra noi e il mondo che ci circonda.


E - tornando per un attimo agli ormoni -  è stato dimonstrato che in generale lo yoga ha un grande effetto sul bilanciamento dei livelli ormonali, non solo testosterone e cortisone ma tutto il gruppo degli ormoni sessuali (estrogeni, progesterone, gh) - essenziali per il benessere - e degli ormoni dello stress/ormoni della sopravvivenza - oltre a cortisolo, adrenalina, noradrenalina, catecolamine, ecc... .

E' stato dimostrato, ed esempio, che le tecniche di respirazione controllata rappresentino una valida alternativa alla terapia farmacologica in quanto aumentano il livello di serotonina, riducendo allo stesso tempo il livello di ormoni dello stresscon un incidenza notevole per la risoluzione di problemi depressivi. 


Le posizioni yoga inoltre sembrerebbero agire sul sistema nervoso simpatico diminuendone l’attività, si abbasserebbe il rilascio di adrenalina, ormone che porterebbe il cuore a battere in modo irregolare.


Lo yoga aiuta a migliorare e mantenere la concentrazione, miglioramento significativo più che con l’attività aerobica. 


Si sta iniziando anche a sospettare una correlazione diretta tra pratica dello yoga e produzione di anticorpi. Un ottimo scudo, dunque, non solo contro i malanni di stagione (influenze, raffreddori, virus gastro-intestinali), ma anche contro malattie ben più serie...

Sono innumerevoli, quindi, i benefici della pratica dello yoga, ma anche senza dover necessariamente partecipare ad una lezione (scelta raccomandabile ;-)) ora sappiamo che una postura consapevole, magari in preparazione/previsione di una situazione stressante come un colloquio di lavoro, può essere uno strumento semplice e potente per influenzare l'umore, il tono delle energie e la percezione di sé.