Ritrovarsi come Doroty del Kansas, nel paese di Mymee, fatto di note lettere e profumi avendo rossi solo i capelli, un foulard e, regalato, un piccolo corno, rosso anch’esso … beh ha un suo perché e, forse, anche un per come…Nel centro di una Roma che ancora conquista il mondo, antica, remota, prestigiosa d’arcaiche vestigia, eh sì! Ed io, che nasco in un improbabile Kansas d’Abruzzo. Io, che guardavo il mondo dalle stecche delle persiane di casa, mi ritrovo con l’infinito tacco 12, incastrata tra un sanpietrino e l’altro.Eccolo il portone di Mymee aprirsi. Ecco gli artisti arrivare. Sono valigie di libri, sono chitarre e sono io qui, come in un sogno.Un profumiere, poeta. Un carcerato, imprenditore. “Se sono rose, forse sei al semaforo” e il mio viaggio.Ed anche oggi per il CCNews e da un Abruzzo sorridente sempre e comunque è tutto!