PARADISO CANTO XXI
Poteva il padre della letteratura italiana non subire il fascino delle api, instancabili produttrici di miele?...
Poteva il padre della letteratura italiana non subire il fascino delle api, instancabili produttrici di miele?
No, non poteva e infatti le colloca nel Paradiso e per l'esattezza nel XXI canto dove Dante paragona il tripudio di angeli presenti nella Candida Rosa dove erano i beati a una schiera d'api, ricca di movimento, meraviglia e stupore.
Sì come schiera d’api che s’infiora
una fiata e una si ritorna
là dove il suo laboro s’insapora.
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