✳️Romana Prostamo✳️

Founder Senior

Riflessioni sulla Coerenza.

2019-06-20 08:25:31

Benvenuti al nostro appuntamento con la Rubrica " Visioni a Confronto" oggi con elisa parleremo di Coerenza.

Elisa: La coerenza è una qualità che spesso ricerchiamo nell’altro.


Spesso, se conosciamo una persona da tempo, ci ritroviamo a dire “ma non è stata coerente” e in questo modo ci ritroviamo spesso anche a rovinare rapporti magari duraturi per l’incoerenza che riscontriamo.

Iniziamo con il porci due domande, a mio vedere, fondamentali:


  1. “Essere coerenti vuol dire agire come abbiamo agito in passato?”

  2. “Essere coerenti significa invece agire secondo ciò che si sente al momento?”


Nei due quesiti precedenti troviamo due situazioni diverse: una legata al passato e l’altra, invece, al presente.

La situazione della prima domanda potrebbe essere la seguente: si presenta qualcosa nella mia vita che è già successo in passato, magari anche anni addietro, e io reagisco allo stesso modo per essere coerente, per mostrare alle persone di non essere cambiata, anche se in realtà, in fondo all’animo, tutto questo tempo mi ha trasformata.


Questa è quella che Ralph Waldo Emerson chiamava “la stupida coerenza”, ossia “l’ossessione delle piccole menti”. Quella coerenza che è legata all’ego e alla voglia di mostrarsi al mondo non per ciò che realmente si é per i propri valori, ma per ciò che si è stati così da non venir “relegati” perché “hai cambiato idea” su qualcosa.

La situazione che riguarda invece la seconda domanda potrebbe essere la seguente: si presenta qualcosa nella mia vita che è già successo in passato, magari anni addietro, e io reagisco secondo ciò che sento ORA e secondo l’esperienza che ho avuto, allineando me stesso a ciò che accade fuori.

E qui, spesso, c’è il “patatrak”. Questo poiché spesso, chi ci troviamo davanti, ha delle aspettative su di noi e su come dovremmo comportarci in una data situazione.

“La conosco bene. Il suo comportamento è strano. Non avrebbe mai reagito in questo modo. Chissà perché l’ha fatto. Dev’essere proprio cambiata”.

Ed è proprio lì il punto. Si cambia, si evolve.

Questo chiaramente non toglie che la coerenza sia un valore molto importante... ma solo ed esclusivamente se è l’allinearsi di ciò che io credo, che sento e che faccio.

Vi è poi una coerenza “patologica”, che significa essere coerenti a tutti i costi, per essere accettati, per non essere etichettati.

E tu Romana, dalla tua grande esperienza nel campo della psicologia, come la pensi?

La Coerenza è l'onestà di dialogo tra noi e il mondo esterno.




Nel corso della vita facciamo tantissime esperienze, attimo per attimo che sono in costante correlazione con i nostri mondi:

  1. QUELLO ESTERNO
  2. QUELLO INTERNO SUPERFICIALE
  3. QUELLO INTIMO (IO)
  4. QUELLO SPIRITUALE (Sè)



Questo dato è imprescindibile dalle leggi della natura di correlazione di causa-effetto di cui l’effetto si trasforma in altre cause che possono determinare effetti positivi o negativi.



Noi esseri umani, a differenza della Vita, non abbiamo la capacità intrinseca di concepire il cambiamento al di là di una dimensione logica di spazio-tempo.


Pertanto abbiamo una visione limitata sia della dimensione Fisica sia di quella Spirituale.

Diversamente riusciremmo a conoscerci in modo completo e profondo così da agire con più armonia.


Come si definisce la coerenza o mancanza di….nella nostra dimensione?


Nello scollegamento tra la visione di Sè, le forme pensiero e l’azione.



Per esempio: mi reputo una persona buona e altruista allora le mie azioni andranno in quella direzione, cosa succede se mi trovo davanti una persona che mi è antipatica oppure di cui sono geloso e invece di aiutarlo decido di fargli del male?


Visto che al mio Sè non interessa fare dispetti o del male rimane integro, le forme pensiero invece seguono il mondo intimo dell’IO, che vuole una rivalsa sul mondo esterno, rivalsa che, in realtà, si vorrebbe su noi stessi.


Come sappiamo, tutti i fenomeni dell’universo sono in costante mutamento e interdipendenti fra loro.
Pertanto anche i nostri mondi sono interdipendenti, se da piccola non mi hanno considerato come pensavo di meritare è quasi certo che crescerò con una profonda ferita nell’Io che nel tempo vorrà la sua rivincita, in questo caso, invece di fare del bene, di fronte a una persona che mette in discussione il mio IO reagirò cercando di danneggiarla.

Molte persone non mostrano il loro vero multimondo interiore, per vergogna;

 "che ne penserebbe la gente se mi vedesse per come sono davvero una persona insicura, impaurita e ferita nel profondo?"


Non mi amerebbe, perchè la società mi vuole vincente, assertiva e life-solving.
Ma anche questa caratteristica è pura illusione, in quanto, volenti o nolenti, il nostro mondo interiore viene fuori ogni attimo della nostra esistenza.

Barattiamo la nostra vera natura per essere accettati e per la visibilità, questa scelta, in apparenza, ci rende felici, intimamente ci frantuma.



Veniamo sulla terra e fino alla fine dei nostri giorni, per quanto siano straordinari i nostri cambiamenti, nonostante le migliaia di esperienze differenti che facciamo e i cambiamenti e gli sviluppi del carattere, l’essenza rimane costante di quando siamo nati.

L’aspetto e l’identità di un essere sono entrambi espressione della totalità della sua vita: sono ciò che lo caratterizza distinguendolo da un altro.



L’autorealizzazione e il progressivo manifestarsi del vero io avvengono attraverso l’azione.



Per questo motivo è necessario essere animati dal gusto del fare piuttosto che dal desiderio di apparire.

Buddha tra i suoi insegnamenti sostiene che l’ignoranza conduce a modi di agire di una specifica qualità, provoca la propria caduta.

In considerazione del fatto che non esiste un uomo che desideri l’infelicità o la sofferenza, l’ignoranza è la causa del suo lasciarsi coinvolgere in azioni che producono conseguenze sgradite.

E’ molto difficile essere coerenti, per farlo è necessario essere coraggiosi e forti abbastanza da sopportare le conseguenze dell’onestà di intenti. Sarà possibile a chi decide di affrontare le proprie fragilità senza vergogna e decidendo di essere se stessi in ogni caso e malgrado tutto.



IL KARMA.



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