✳️Romana Prostamo✳️

Founder Senior

Che fine ha fatto la speranza?

2019-04-24 14:36:46

La situazione degli adolescenti è più complessa di quanto si possa vedere in superficie, e lo sanno molto bene tutte le persone che dedicano la loro vita a sostenerli.

"Ciao B. piacere di vederti", "uhmm, giorno dottoressa", "B. ti va se parliamo un pò?", " di cosa?"



Cosa sta succedendo ai nostri ragazzi? A quella parte dell’umanità su cui poggia il futuro che verrà?



La situazione è tutt’altro che rosea, per quanto se ne parli, poco si dice della condizione in cui si trovano moltissimi giovani.



I giornali non parlano di quanti ogni giorno muoiono per overdose, o peggio, per suicidio, di quanti si perdono nell’uso di stupefacenti, psicofarmaci usati per sballarsi, nell’abuso di superalcolici.



Questa adolescenza non trova appigli a cui aggrapparsi per salvarsi dai suoi mostri.

Ogni giorno guardo negli occhi questi adulti in divenire e vedo la cosa peggiore che si possa notare in un essere umano, la mancanza di speranza, il credere che non ci sia una vita migliore, la privazione del coraggio di sognare.




Dialogo con B.

Mentre parlo con loro, o meglio, li sprono a farlo, ti guardano, e le cose che ti dicono mi rattristano.


Ciao B. come stai oggi?”

“Come sempre, è tutto uguale, nella mia vita non cambia niente”

cosa hai fatto di bello questa settimana?

“ Ho dormito fino a pranzo, poi visto la tele e sono uscito con gli amici fino a alle 3 di notte”

Sei soddisfatto?

Dottoressa, certo, quando esco e mi sballo mi diverto”

Ti piace sballarti?”

“ certo, divento divertente, i miei amici mi apprezzano e le ragazze mi trovano simpatico, e mi sento forte e sicuro di me”

“Sai che puoi ottenere gli stessi risultati anche senza “farti”?"

“Noooo, quando sono normale sono noioso, non valgo niente, non interesso a nessuno e poi come faccio con gli amici, loro lo fanno sempre e io non voglio essere da meno. E le ragazze? Se sono normale non piaccio neanche a loro”

parlami della scuola, ci vai, ti piace studiare?”

“Dottoressa, a cosa serve studiare, tanto se devo trovare un lavoro non interessa a nessuno se conosco la storia, la matematica, è solo una perdita di tempo, anche la vita lo è, non ci sono scopi, non ne vedo per me.”



Cosa ha causato un simile impoverimento dell’idea di speranza in questi adolescenti?

Le cause sono molte:

  1. la famiglia sempre meno presente ( lavoro, attenzione, anaffettività, povertà)
  2. Le situazioni disfunzionali in famiglia: violenza, stupri, povertà, ignoranza
  3. Una società che corre sempre più velocemente verso mete che non amplificano le attitudini all’amore.
  4. Una cattiva televisione che da immagini falsate della vita reale, che non è fatta di veline, calciatori, tronisti e persone che stanno sotto i riflettori dando l’immagine che soldi e fama sono gli unici obiettivi da raggiungere.
  5. L’assenza di riforme scolastiche che portino le modalità di insegnamento a un piano più efficace e siano prodromiche di una costruzione propositiva dell’adolescente.
  6. La mancanza di un dialogo tra tutti gli attori fondamentali, tranne pochi casi, nella vita dei ragazzi per trovare insieme modalità di contenimento e pedagogiche efficaci.


Per quanto ci siano tante persone che stanno lavorando al meglio, sono, ad oggi, troppo poche rispetto all’ampiezza del problema.

Moltissimi ragazzi non hanno avuto l’occasione di sentire la mancanza di qualcosa, non sono stati spinti a “sudare” la realizzazione di un loro desiderio, per esempio il motorino, una vacanza con gli amici, una cena al ristorante; piccole occasioni per imparare a comprendere quanto ogni cosa abbia un suo valore intrinseco che va conquistato.

La maggior parte di loro fa uso di sostanze per vivere esperienze forti o per fuggire da una realtà a cui non sanno dare un senso, alla ricerca di emozioni bypassate da sostanze, di adrenalinico pericolo pur di sentirsi vivi o, al contrario, annebbiare il vuoto esistenziale.


Molti ragazzi hanno smesso di credere negli adulti, pensano che loro vivano per loro stessi e non per amarli.

Conosco famiglie che spendono in media 25.000€ all’anno per scuole private di dubbio valore per una maturità.



Possiamo fare qualcosa per cambiare tutto questo, noi siamo i loro genitori, i loro terapeuti, i loro insegnanti ed educatori. Uniamoci e aiutiamo questa adolescenza a trovare il coraggio di sperare in una vita migliore.