Sonia Di Clemente

PRIMO STEP: IL CORPO

2020-06-30 11:11:15

Il corpo è un insieme in cui la componente fisica, emotiva e mentale non possono essere divise. I daoisti lo considerano come un “microcosmo” sottoposto alle leggi della natura e pensano che un corpo in salute sia la base da cui partire per poter accedere a pratiche spirituali più profonde.

PRIMO STEP: IL CORPO



Definire il daoismo come una “filosofia” o una “religione” è al quanto limitante e lo mette su un piano intellettuale che crea distanza dalla vita concreta. 

In realtà, basandosi sull’osservazione della natura, il daoismo non è altro che un vero e proprio stile di vita che mira alla longevità del corpo fisico e ad una vita in sintonia con le leggi dell’universo.

Questa semplificazione non vuole togliere nulla alla complessità e profondità del pensiero filosofico, ma mira ad avvicinare i lettori all’idea del “fare” le cose piuttosto che sprecare il tempo a “leggere e discutere” di concetti esotici che fanno gola a chi è in cerca di risposte sulla vita.



Partiamo dal corpo.



Nella nostra società il corpo assume diverse dimensioni: c’è chi lo modifica ricorrendo alla chirurgia estetica per raggiungere il suo ideale di perfezione, chi non se ne prende cura perché pensa che dare importanza a qualcosa di materiale sia troppo superficiale, chi non si sente a proprio agio nel proprio corpo perché non ama l’immagine che vede riflessa nello specchio, chi passa la sua vita a prendersi solo cura del corpo e chi invece lo usa e ne abusa per raggiungere degli obiettivi.



I daoisti lo considerano come un “microcosmo” sottoposto alle leggi della natura e pensano che un corpo in salute sia la base da cui partire per poter accedere a pratiche spirituali più profonde. 

Ma cosa significa “in salute”?

Anche qui ritorna l’idea di armonia e di equilibrio. 

Il corpo è un insieme in cui la componente fisica, emotiva e mentale non possono essere divise. Esso è persino più veloce dell’emotività e della mente perché é la parte del nostro essere più esposta alla materia. Se ci fate caso, di fronte ad una qualsiasi situazione, prima ancora che vi rendiate conto a livello intellettuale di cosa sta accadendo, è il corpo stesso a lanciarvi dei segnali: rigidità, palpitazioni, bruciori allo stomaco, nodo alla gola e tanto altro.

Per avere un corpo “in salute” quindi non si può considerare solamente l’aspetto fisico ma è necessario lavorare anche sulla sfera emotiva e mentale.

Secondo i principi di nutrizione della medicina cinese, infatti, l’alimentazione determina persino l’umore o quello che noi chiamiamo “carattere” di una persona poiché ogni alimento che introduciamo nel nostro corpo agisce in particolare su un determinato organo a cui è associata una determinata emozione.

Vi siete mai chiesti perché alcune persone prediligono determinati sapori ad altri?

Nel libro Huangdi neijing (Il canone dell’imperatore giallo), vengono date una serie di indicazioni in merito all’alimentazione, ma non solo. Poiché come ho già detto, la salute è una questione di equilibrio, questo testo insegna ad adottare un vero e proprio stile di vita in base alle stagioni e al clima del luogo in cui si vive. Le caratteristiche del corpo umano (al di là del codice genetico), sono influenzate dalle peculiarità fisiche e climatiche del luogo in cui nasciamo. Basti osservare la differenza tra le popolazioni che vivono in zone calde e quelle che vivono in zone fredde e alla difficoltà di adattamento che i vari popoli hanno nel momento in cui si spostano da un posto ad un altro. È interessante anche osservare come figli di immigrati nati in una nazione diversa crescano con caratteristiche fisiche simili a quelle del territorio in cui sono nati, pur mantenendo i tratti somatici dell’etnia di origine. 

Oltre al mantenimento di uno stile di vita sano ed equilibrato, i daoisti hanno sviluppato diverse pratiche, dalla ginnastica daoyin, al taijiquan, al qigong e alla meditazione che piuttosto che modellare il corpo fisico, lavorano all’interno a un livello più sottile e mirano a sbloccare eventuali blocchi energetici lasciando scorrere liberamente l’energia qi in tutto il corpo. 

La maestra Hu Lijuan di cui ho parlato nel precedente articolo, mi ha raccontato come queste pratiche, che si basano sullo svolgimento di una serie di movimenti, in realtà sono utili solo in una fase iniziale al fine di ristabilire un dialogo profondo con il nostro corpo. Con il tempo, la nostra parte intellettuale che tende ad imitare i movimenti, deve staccarsi dalla forma e lasciare spazio alla spontaneità nei movimenti data dalla circolazione del qi. “Lui sa” era quello che ripeteva sempre. 





*Questi brevi articoli hanno lo scopo di sollecitare l’interesse del lettore e di spingerlo a porsi domande. In seguito pubblicherò articoli più dettagliati e una bibliografia di riferimento per chi fosse interessato ad approfondire gli argomenti trattati.