Sofia Minin
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In girum imus nocte et consumimur igni
2019-05-13 19:27:22
È un famoso palindromo spesso attribuito a Virgilio; il verso, tuttavia, non è reperibile in nessuna sua opera ed è quindi un’attribuzione errata di epoca successiva. Al verso sembrerebbe mancare un “ecce” e sarebbe “In girum imus nocte ecce et consumimur igni”.
Significato
Senza l’aggiunta del “ecce” significa “Giriamo in tondo nella notte e veniamo consumati dal fuoco”. Con l’aggiunta del “ecce” invece significa “Giriamo in tondo nella notte ed, ecco, veniamo consumati dal fuoco”. La definizione potrebbe essere riferibile alle falene, che attratte dalla luce di una lanterna finiscono per uccidersi. Nel medioevo alla frase veniva attribuito un potere magico, poiché, se trascritta su una pergamena e poi bruciata, avrebbe permesso di trovare la formula della pietra filosofale.