Simone Galvani

Founder Senior

Prezzi delle case giù dello 0,4% ad agosto, -3,1% in un anno. Dopo il calo registrato a luglio 2019, il prezzo delle case usate è diminuito di un ulteriore 0,4% ad agosto 2019, attestandosi a 1.720 euro/m2. A dirlo è l’ultimo indice dei prezzi di idealista secondo il quale la tendenza annua dei valori delle abitazioni resta in terreno negativo (-3,1%). Regioni Il mese di agosto ha osservato cali in 8 regioni italiane su 20: la peggiore performance spetta al Piemonte (-1,4% rispetto a luglio), seguito da Lombardia e Liguria che perdono lo 0,8%, calo dello 0,7% per le abitazioni in vendita in Sicilia. A parte Basilicata ed Emilia-Romagna, dove i prezzi permangono stabili rispetto al mese precedente, le regioni che segnano i rincari maggiori ad agosto sono Sardegna (1%), Friuli-Venezia Giulia (1,5%) e Valle d’Aosta (5,5%). Propio in virtù dell’ultimo incremento la Valle d’Aosta (2.527 euro/m2) diventa la regione con i prezzi di richiesta più elevati d’Italia davanti a Liguria (2.493 euro/m2) e Trentino-Alto Adige (2.357 euro/m2), in un ranking che vede nella parte bassa della graduatoria Sicilia (1.079 euro/m2), Molise (940 euro/m2) e a chiudere la Calabria con 919 euro. Province In controtendenza ripetto al trend generale dei prezzi, i mercati provinciali evidenziano valori in tendenziale incremento in oltre la metà delle macroaree rilevate. Le variazioni sono contenute tra il meno 1% e l’1% in oltre il 70% delle province italiane. Agli estremi delle variazioni troviamo Aosta (5,5%) e Trieste (3%) e Potenza (2,7%). Dal lato opposto Barletta-Andria-Trani (-2,6%), Siracusa (-2,4%) e Torino (-2%) segnano in cali maggiori. Tra tutte le province Bolzano (3.375 euro/mq) è la più cara d’Italia davanti a Savona (3.113 euro/mq) e Firenze (2.825 euro/mq). Biella, con 668 euro al metro quadro presenta i prezzi più bassi davanti a Caltanissetta (747 euro/mq) e Isernia (808 euro/mq). Capoluoghi Tendenza ancora contrastata a livello dei 109 capoluoghi di provincia monitorati nell’ultimo mese, con 52 centri in saldo positivo contro 51 in terreno negativo; 6 i comuni che non hanno segnato variazioni. Treviso (5,4%), guida la serie di rialzi davanti a Rieti (3,3%) e Andria (3%). Siracusa registra il calo più sensibile con un meno 3,7%, davanti ad Agrigento e Frosinone che segnano un ribasso del 2,8% Tra i grandi mercati, aumenti a Milano e Roma, entrambi con un rimbalzo dello 0,5%; timidi recuperi per Napoli (0,2%) e Firenze (0,1%). In ribasso rispetto a luglio Bologna (-1,2%) e Genova (-1,3%). Torino (-2,1%) è il capoluogo con il calo maggiore. Venezia (4.459 euro/m²) rimane la piazza più cara, davanti a Firenze (3.902 euro/m²) e Bolzano (3503 euro/m²), che precede a sua volta Milano (3.379 euro/m²). Nella parte bassa del ranking dei valori troviamo Agrigento (881 euro/m²), Ragusa (857 euro/m²) e il fanalino di coda Caltanissetta con i suoi 762 euro al metro quadro. Il report completo è consultabile qui https://www.idealista.it/sala-stampa/report-prezzo-immobile/

Simone Galvani

Founder Senior

MERCATO RESIDENZIALE: SEGNALI POSITIVI NEL SECONDO TRIMESTRE DEL 2019 (sondaggio promosso dalla Banca d’Italia) Da un sondaggio promosso dalla Banca d’Italia presso circa 1.500 agenzie immobiliari italiane emergono dati positivi. Nel secondo trimestre di quest’anno, infatti, l’80% degli operatori intervistati ha dichiarato che i prezzi delle abitazioni sono rimasti stabili, ma si sono ridotti i tempi di vendita. Segnali favorevoli anche sul fronte degli affitti. In aumento le compravendite Tra aprile e giugno del 2019 le agenzie che hanno venduto almeno un immobile sono passate dal 74,8% all’81,7%: queste percentuali si riferiscono a tutto il territorio nazionale, non solo ai centri maggiori. Inoltre, sebbene il divario fra abitazioni nuove e preesistenti rimanga alto, le transazioni relative alla seconda tipologia di immobili sono aumentate di circa il 6%. Allo stesso tempo si registra, però, anche una diminuzione degli incarichi a vendere: lo ha affermato il 18% delle agenzie intervistate. Stabile lo sconto sul prezzo Rispetto alla richiesta iniziale da parte del venditore, il margine medio di sconto si attesta sul 9,8%: la stessa percentuale del trimestre precedente. A differenza del periodo gennaio-marzo 2019, tuttavia, va segnalato che i tempi di vendita sono scesi da 7 a 6 mesi, raggiungendo il valore minimo dal 2009. Segnali positivi per le locazioni Nel secondo trimestre del 2019 si conferma anche l’andamento favorevole degli affitti: passa, infatti, dal 74,2% a oltre l’86% il numero di agenzie che dichiara di avere locato almeno un’abitazione. Quanto ai canoni, per la prima volta dal 2013 il saldo fra giudizi di aumento e di riduzione è positivo, ma in linea generale da parte degli operatori del settore prevale una percezione di stabilità.

Simone Galvani

Founder Senior

Bonus ristrutturazioni 2019, tutte le novità Il testo della legge di Bilancio 2019 arrivato in Parlamento contiene la tanto attesa proroga del bonus ristrutturazioni per il 2019. Vediamo tutte le novità sulle detrazioni fiscali della finanziaria 2019 per gli interventi di ristrutturazione della propria casa. Proroga per il 2019 del bonus ristrutturazioni La nuova legge di bilancio ha prorogato il bonus ristrutturazioni per il 2019, ovvero la detrazione fiscale Irpef del 50% per le spese sostenute dal contribuente per interventi di restauro, manutenzione, messa in sicurezza dell'immobile. I contribuenti portanno godere della detrazione del 50% delle spese sostenute e pagate con bonifici, effettuate dal 26 giugno 2012 al 31 dicembre 2019 con un limite massimo di 96mila euro per ciascuna unità immobiliare. Bonus ristrutturazioni 2019: ecco come richiederlo Per poter usufruire del bonus ristrutturazioni per il 2019 i contribuenti dovranno indicare nella dichiarazione dei redditi (da utilizzare il modello 730 o il modello Unico) i dati catastali identificativi dell'immobili, gli estremi di registrazione dell'atto che ne costituisce il titolo di possesso. Inoltre il contribuente deve conservare ed esibire, a richiesta degli uffici, i documenti indicati nel provvedimento del Direttore dell'Agenzia delle Entrate del 2 novembre 2011. I documenti necessari per il bonus ristrutturazioni I documenti necessari per usufruire del bonus ristrutturazioni 2019 saranno i seguenti: Comunicazione Asl Domanda di accatastamento, nel caso in cui l'immobile non sia ancora censito Ricevute di pagamento dell'Ici e dell'Imu, qualora sia dovuto il pagamento Delibera dell'assemblea che ha approvato l'esecuzione dei lavori+tabella millesimale di ripartizione delle spese, nel caso gli interventi riguardino le parti comuni degli edifici residenziali Dichiarazione di consenso del possessore dell'immobile all'esecuzione dei lavori Per gli acquisti contemporanei di casa e box, un documento indicante il vincolo di pertinenza del box con la casa Concessioni, autorizzazioni e ove non previste dalla Legge, dichiarazione sostitutiva dell'atto di noterietà sulla quale indicare la dati di inizio dei lavori e che i lavori eseguiti siano agevolabili Ricevuta dell'avvenuta trasmissione della Comunicazione Enea, obbligatoria dal mese di settembre Bonus ristrutturazioni 2019, un aiuto dall'Agenzia delle Entrate L'Agenzia delle Entrate ogni anno viene in aiuto dei consumatori con una guida ai principali bonus sulla casa. L'ultima guida pubblicata sul bonus ristruttuazioni 2018, contiene molte informazioni utili da utilizzare per usufruire delle detrazioni del 50% anche per il prossimo anno. Bonus ristrutturazioni 2019, tutte le ultimissime nel Def Se le nuove misure per la casa, tra cui la proroga del bonus ristrutturazioni 2019, sono contenute nella legge di Bilancio 2019, un documento molto importante è il Def 2019. Il documento di economia e finanza rappresenta un importante strumento di programmazione economica, che contiene tutte le linee guida della manovra economica per il 2019.

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