Silvia Pellas

Founder Junior

VINCE DAVVERO CHI AMA NON CHI GIUDICA! QUANDO IL GIUDIZIO HA LA VISTA CIECA

2019-06-01 00:01:28

Ogni essere vivente qui sta facendo il suo percorso con le ue difficoltà e le sue possibilità. Non possiamo sapere la vita che vive un’altra persone perché non la viviamo con lei, non soffriamo le sue sofferenze, non viviamo la sua fatica e per questo non mi permetto mai di giudicare..

Non siamo dentro la vita di chi giudichiamo

Quanti spesso giudichiamo un altro essere umano? Non siamo  però dentro la vita di chi giudichiamo dall’alto della nostra sapienza o consapevolezza che crediamo di avere.


Chi giudica si erge a Superiore , a. Colui o Colei che ha capito al contrario della persona giudicata che invece senza nemmeno avere possibilità di difendersi subisce la sentenza di condanna.


Che diritto abbiamo di giudicare un altro essere umano , a meno che egli non ci faccia del male consapevolmente e intenzionalmente?


Chi siamo noi per ergerci  a giudici quando non sappiano niente del vissuto di quella persona , della vita che fa, della sua fatica , delle segue giornate, del suo dolore, delle sue emozioni e percorso personale?


Io non mi permetto mai di giudicare nessuno perché citando un  famoso detto per farlo “dovrei camminare per un po’ con le sue scarpe”


Sono sempre stata particolarmente sensibile all’ingiustizia e mi intristisce immensamente vedere come tanto facilmente si punta il dito sugli altri, senza chiedersi mai come vive quella persona che stiamo così facilmente giudicando, forse sta soffrendo ? Forse è confusa ? Forse sta cercando di sopravvivere ? Forse non ha una vita semplice? Forse sta cercando di fare il suo meglio nonostante tutto?


Possiamo dire davvweondi conoscere questa persona ? Conosciamo in profondità il suo cuore?


Prima di emettere un facile giudizio non sarebbe meglio porsi queste domande? E un’altra domanda che sarebbe necessario porsi è: quanto possiamo dire di conoscere davvero noi stessi, intendo fino in fondo comprese tutte le parti che non ci piacciono?


Chi giudica tanto facilmente gli altri, giudica altrettanto duramente se stesso ma non è consapevole, almeno non del tutto,  è più facile puntare il dito sugli altri  piuttosto che guardarci onestamente dentro.


I più grandi Maestri che abbiamo avuto non hanno mai giudicato alcuna persona, ma semmai cercato di comprendere , capire , accogliere . Sono riusciti a vedere la bellezza laddove la massa non riusciva a vederla. Questi Maestri cercavano di mettersi nelle “scarpe “ di questa persona, di capire cosa c’era dietro il loro comportamento magari spiacevole .


S. Francesco si chiedeva :” Forse questa persona si comporta così perché ha bisogno di essere accolta, di un po’ di attenzione?” 

Mi ha sempre colpito S.Francesco la sua capacità di mettersi dal punto di vista dell’altro cercando di capire la vera causa del suo comportamento. Ma quanti esempi abbiamo ! Gesù per primo e poi tutti  i Maestri della tradizione orientale e altri ancora !


Durante i miei Seminari Reiki o gli incontri di Meditazione, cerco sempre di trasmettere l’importanza del non giudizio , ricordando che chi punta il dito verso l’altro ne sta contemporaneamente puntando quattro verso se stesso.


Ovviamente ripeto ciò che prima ho accennato se qualcuno ci fa consapevolmente del male dobbiamo allontanarlo per il nostro bene. Non giudicare non significa subire!


Ma quanto più bello sarebbe il mondo se tutti si sforzassero un poco di più a mettersi nei panni dell’altro e se è chiedere troppo almeno  riuscissero ad evitare  di sentenziare un giudizio così facilmente . Utopia ? Può darsi ma io continuo a sperare!