Silvia Pellas

Founder Junior

DONNE che MANGIANO troppo o troppo poco.Il FILO sottile che tra BULIMIA e ANORESSIA.

2019-09-30 18:19:15

Le preoccupazioni sul cibo e sulla alimentazione sono molto sentite dall’universo femminile.Le donne parlano continuamente di mangiare che si tratti di farne e che si tratti di gustarne .Su questo punto niente di male ci mancherebbe , cucinare può essere una passione tra l’altro non solo..

Donne che mangiano troppo o..troppo poco

Le preoccupazioni sul cibo e sulla alimentazione sono molto sentite dall’universo femminile.

Le donne parlano continuamente  di mangiare che si tratti di farne e che si tratti di gustarne .

Su questo punto niente di male ci mancherebbe , cucinare può essere una passione tra l’altro non solo femminile , essere delle buongustaie vuol dire sapersi godere la vita in tutte le sue manifestazioni .


Diverso è quando il cibo diventa un’ossessione .

 La donna non fa altro che pensare a cosa mangerà , non riesce per un attimo a togliersi dalla testa il cibo.

Di giorno gironzola intorno al frigorifero aspettando l’ora in cui può finalmente mangiare , ma spesso non aspetta affatto e cede  per poi pentirsene subito dopo .

Il fatto è che sa che c’è il suo dolce preferito in frigo, la focaccia appena comprata , il formaggio che adora..beh non riesce proprio a resistere !

E allora trova una qualsiasi giustificazione al suo atto , tira fuori dal frigorifero o dal ripiano il cibo prediletto e si abbuffa mangiando con voracità e velocità . Il suo modo di mangiare è quasi aggressivo sembra dover fare in fretta per colmare da un lato il suo vuoto, dall’altro il suo senso di colpa per il comportamento che sta mettendo in atto .


Ma di quale vuoto parliamo?


Di quello di stomaco? Direi di no o almeno solo in piccola parte .


Il vuoto di cui parliamo è vuoto interiore , un bisogno di “riempire “ la sua solitudine , il suo bisogno di affetto, di dolcezza, di qualcosa che le da finalmente piacere .

In un batter d’occhio ha mangiato tutto .


Concluso il momento dell’abbuffata , calmato momentaneamente Il vuoto, si crea un altro problema: il senso di colpa che già prima aveva fatto la sua comparsa .


La donna comincia a sentirsi gonfia, grassa , sbagliata, colpevole  .


Nasce quindi un forte disagio che nel migliore dei casi lascia la donna di cattivo umore per ore, nel peggiore dei casi porta la persona a compiere gesti dannosi per la sua salute come il vomito auto- indotto o l’abuso di lassativi nel tentativo di “ buttar fuori da se’ insieme al cibo ingerito anche la sua colpa”


Spesso queste persone passano da periodi di abbuffate e periodi di diete ferree nelle quali la donna non si alimenta quasi più .

Nei casi meno gravi riduce significativamente la quantità di cibo ma continua ad alimentarsi seppur in maniera insufficiente, nei casi più gravi smette di alimentarsi . 


L’anoressia infatti è pur un disturbo femminile molto diffuso e può mettere in pericolo serio la donna che ne è affetta .

Le carenze alimentari, l’eccessiva attività fisica alla quale si sottopone mettono in serio pericolo la sua salute .

Tra l’altro pur non mangiando o mangiando al minimo la donna continua a pensare costantemente al cibo.

Il cibo è diventato una vera e propria ossessione.


Spesso si offre anche di cucinare per gli altri ma senza toccare cibo.


Inoltre nonostante il dimagrimento e la evidente magrezza la persona affetta da anoressia soffre di un percezione alterata della sua immagine :” Guardandosi allo specchio si vede sempre grasso o comunque non soddisfatta del suo corpo “ Questa è una caratteristica particolare comune a tutte le persone che soffrono di anoressia.


Senza arrivare a questi estremi che necessitano dell’intervento di un professionista preparato per evitare gravi conseguenze, negli altri casi la donna comunque ossessionata dal cibo o dalla dieta so dovrebbe chiedere cosa c’è realmente dietro a questa ossessione 

Un bisogno di essere amata, accettata? Una carenza di affetto ? Un vuoto di dolcezza ?una fame di amore?


Può non essere facile rispondere da sole a queste domande e anche senza soffrire di anoressia o di bulimia spesso è necessario un consulto con un professionista che vi sappia ritrovare il nostro equilibrio interiore e o aiuti a riflettere sulle reali cause del nostro pensare costantemente al cibo.

Il ruolo dei Media 

Se ci fate caso quante donne pubblicizzano diete miracolose, sistemi infallibili per dimagrire , oppure pillole magiche o tisane che salvano dal tanto odiato”grasso “?

Non parliamo poi delle pubblicità su internet e giornali.

Le immagini in televisione di donne e modelle magrissime non aiuta .


Come se il valore di una donna dipendesse da quanto è magra o grassa.


Come se la bellezza avesse dei criteri standard predeterminati.


Ma chi l’ha detto ?

La bellezza è una armonIa e una grazia che la persona trasmette , questa armonIa di solito è il risultato del suo essere perfettamente se stessa senza timore del giudizio degli altri .


È vero che ci sono donne che non rispettano assolutamente i canoni estetici ma sono considerate bellissime e hanno molti ammiratori . Come mai? Ne conoscete? Io molte .


Il fascino di una donna è dato dalla sua autostima, dalla capacità di piacersi così come è compresi i difetti che tutte abbiamo .

Questo è il vero fascino là sicurezza e l’amore per se stesse .


E allora cominciamo a sorridere ai nostri presunti difetti quando ci guardiamo allo specchio e a notare i nostri moli punti forti e pregi valorizzandoli ed esaltandoli.


Concentriamoci sul nostro reale  valore di donna fatta di tante componenti per ognuno diverse che vi rendono uniche e irripetibili .

Se cominceremo noi ad amarci e rispettarci così come siamo gli altri non potremmo fare a meno di fare uguale , saranno attratti da noi come il miele per le api,


È naturalmente un percorso comprendo da subito non facile ma perché in fondo non provare ? Cosa ci perdi ? Se sarà necessario un aiuto professionale cercalo . Comincia a fare qualcosa per te stessa e tutto migliorerà ne sono certa !

Dal mio libro: “ Donne che mangiano troppo o troppo poco “