Le quattro lezioni gratuite sulle BASI DEL LINGUAGGIO DEL CORPO

Un viaggio di scoperta che dura circa 62 minuti in totale

Pur non essendo una scienza, la lettura del linguaggio del corpo ha dietro di sé una mole di studi fatti da vari professionisti della comunicazione a partire dalla fine dell'ottocento.

Ho voluto regalare a tutte le persone che mi seguono questo excursus con il quale possono chiarirsi le idee su questa tematica, ahimè spesso ridotta a mercimonio da improvvisati guru dello "scopri chi ti mente", che in Italia sembra siano numerosissimi.

Per tua comodità, ecco i link alle singole lezioni, ai quali puoi accedere anche da smartphone.

🔴 Le basi del linguaggio non verbale | Prima parte 

• Quando sono iniziati gli studi sul linguaggio non verbale dell'essere umano? 
• La comunicazione non verbale è da considerarsi una scienza, oppure no? 
• Si può parlare di certezze nella lettura del linguaggio del corpo, oppure solamente di indizi? 
• È vero che l'essere umano comunica per il 93% con il proprio corpo e solo per il 7% con le parole?

🔴 Le basi del linguaggio non verbale | Seconda parte 

• I significati dei gesti iconici, come il segno di vittoria o il pollice alzato, sono uguali in ogni cultura o vi sono differenze a seconda di dove ci troviamo? 
• Quale rapporto esiste tra emozioni e linguaggio del corpo? 
• Chi sta parlando quando facciamo gesti inconsapevoli? 
• Quanto è importante il contesto nel momento in cui cogliamo un segnale non verbale?

🔴 Le basi del linguaggio non verbale | Terza parte 

Oltre alla via più conosciuta e più praticata da ogni formatore che insegna tecniche di lettura del non verbale, ovvero che sono le nostre emozioni a portarci a fare determinati gesti o ad assumere determinate posture, esiste anche una via inversa. 

È possibile, infatti, procurarsi precise emozioni e sensazioni semplicemente assumendo volontariamente determinate posizioni.

Parliamo di una scoperta fondamentale, portata alla luce dalla psicologa Amy Cuddy intorno al 2010, che è una sorta di rivoluzione copernicana della materia ed ha risvolti estremamente positivi anche nel trattamento della depressione o della sindrome post traumatica da stress.

🔴 Le basi del linguaggio non verbale | Quarta parte 

Ultima lezione, della durata di circa 20 minuti, nella quale andiamo insieme a esplorare il corredo cerebrale preposto alla lettura delle emozioni degli altri, presente nel cervello umano: il sistema limbico. 

A differenza dei circuiti chiusi, come quello circolatorio, il sistema libico è un circuito aperto, quindi può subire il contagio emotivo e permetterci di entrare in risonanza limbica con le persone, creando una temperatura relazionale in cui il rispetto e la considerazione siano i sentimenti primari. Concludiamo il nostro viaggio con le cinque aree emozionali della vita, individuate da Stefano Benemeglio: quelle aree in cui l'essere umano si nutre di emozioni (positive o negative che siano) e in cui, sostanzialmente, si esprime il linguaggio del corpo.

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Fai girare queste lezioni, in modo che si possa rinsaldare la qualità degli studi fatti sul tema della comunicazione non verbale che, ripeto, non è una scienza perché è terreno delle emozioni e le emozioni sono fluttuanti, labili e difficilmente riscontrabili con certezza. 

La lettura del linguaggio del corpo, inoltre, è inevitabilmente contaminata dalle emozioni del lettore stesso, quindi non ha un grado di oggettività tale da permetterle di essere definita scientifica, nonostante vari ciarlatani la stiano proponendo come certezza assoluta.

Se vuoi approfondire e vivi nella zona di Brescia, puoi iscriverti al corso completo di 28 ore.

Due volte all'anno, in autunno e primavera, pandemie permettendo ci troviamo in aula per un corso di 28 ore in cui si approfondisce in maniera verticale il mondo del linguaggio del corpo e della COMUNICAZIONE EFFICACE.

Grazie per l'attenzione e non dimenticarti di iscriverti al mio canale YouTube, sul quale ogni sabato alle 11 va in onda un nuovo video relativo alla comunicazione relazionale.

Se hai dubbi scrivimi.

Sergio Omassi