Sensualitè

Sensualità come eleganza non è da tutti

Sensualitè

Sensualità come eleganza non è da tutti

SENSUALITA' femminile , FASCINO e Statue con MASCHILISMO incluso

2018-10-02 14:19:09

Se andate a vedere un museo con sculture greche e romane, vi renderete conto che le forme dei genitali femminili non sono reali. T i sei mai chiesto il perche' ? continua

Le donne hanno un ginocchio piegato, il fianco curvo, magari qualche seno scoperto o la spalla inclinata, a volte la mano copre le “ modestie” , ma il sesso è sempre liscio. Quel fascino discreto delle nudità nascoste dai capelli, da una mano, da un panno. Non salta immediatamente all’occhio, perche’ molto “ sensuali “ ma le sculture classiche che ritraggono le donne non mostrano mai dei genitali realistici, ma sono di solito prive di dettagli o ben coperte, ‘castrate’. Laggiù, le donne classiche sono tutte delle grosse Barbie dell’antichità: ogni riferimento alla loro sessualità è attentamente eliminato. Nessuna fessura, niente labbra vaginali. Quasi dei manichini femminili.. Sono veneri senza vulva. Vi siete mai chiesto .. perché ? Per le sculture maschili , invece , è tutto diverso, eccome , è un tripudio di falli e testicoli, peni di marmo a riposo ed eretti. Pensiamo per esempio all’Apollo Belvedere, o al più recente David di Michelangelo. Se abbiamo qualche dubbio sulla loro virilità, non ne abbiamo di certo sulla loro sessualità Quasi delle statue V.M.14 anni . Non esisteva la vagina a quei tempi? Gli archeologi erano così innamorati del membro maschile che nei secoli hanno salvato solo quello? Il patriarcato tenta di cancellare l’intimità della donna sin dalla notte dei tempi. Distruggi l’immagine e “controllerai la narrazione” . I pagani adoravano Astarte, la dea della fertilità Inanna scese agli inferi per espandere il suo potere, la venere di Willendorf ( e’ una statuetta del 23.000-19.000 a.C. ) aveva una vagina ben scolpita. Qualcosa poi è cambiato, e la vulva è divenuta sinonimo di OSCENITA'  e “ VERGOGNA ” . La scrittura e la letteratura hanno legittimato “ l’inferiorità della donna “ e lo si legge molto nelle opere di Plato e Aristotele.

L’arte ha rispecchiato il cambiamento, venerando il fallo e definendo la vagina simbolo profano di “ caos e irrazionalità “. Queste sculture rappresentano il valore (ideale) del ruolo sociale di uomo e donna, che si accentua sempre di più . Con il Medioevo e il Cristianesimo abbiamo la svolta: i nudi – tutti, che siano maschili o femminili – sono attentamente censurati con foglie di fico o panni di stoffa, come per esempio nel celebre episodio del Giudizio Universale di Michelangelo un’eredità che subiamo ancora oggi ( recatevi in qualche museo con arte moderna ) . Ci portiamo ancora dietro quel senso di “ vergogna” per l’anatomia femminile. E’ per questo che la nostra preoccupazione principale oggi sembra essere la depilazione totale? Per confermare agli uomini che la vagina è liscia e innocua? No ci sono alcuni casi , direi quasi delle “ violazioni “ ma però percepite dal pubblico come arte sperimentale, PROVOCATORIA , ribelle. E l’esempio è il grande classico di Gustava Courbet  L’origine del mondo  ed altre che non scrivo ma percepite come “ molestie “ quasi “ .. basta guardare l’opera “ il grande muro della vagina “ . Dopo millenni ci si porta ancora “ istruzioni ben precise"  . Attenti a non effettuare opere d’arte con genitali femminili . Potrete effettuarli con tutta la SENSUALITA’ ed il FASCINO che la donna possiede ma non di piu’. Sareste puniti come nel Medioevo .

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