Sensualitè

Sensualità come eleganza non è da tutti

Sensualitè

Sensualità come eleganza non è da tutti

Première soirée

27/12/2022, 11:02

Era molto svestita E grandi alberi indiscreti

Gettavano le loro foglie 

– Lei era assai svestita

e i grandi alberi indiscreti buttavano sui vetri

il loro fogliame maliziosamente, vicino, vicino.

Seduta sulla mia grande sedia,

seminuda, incrociava le mani.

Sul pavimento rabbrividivano senza disagio

i suoi piedini minuti, minuti.

– Io guardavo, color della cera,

un piccolo raggio fuggiasco svolazzare sul suo sorriso

e sui suoi seni, – mosca sul rosaio.

– Io baciavo le sue caviglie fini.

Lei un dolce riso brutale che s’allungava in trilli luminosi,

un riso amabile di cristallo.

I piedini sotto la camicia Trovarono scampo:

“La fai finita!” – La prima audacia concessa,

il riso fingeva di punire!

–Sommessi palpitanti sul mio labbro,

io baciavo i suoi occhi dolcemente:

– lei ritirò la sua testolina

indietro: “Oh! è meglio ancora!…

signorino, ho due parole da dirti…” –

il resto io glielo gettai sul seno con un bacio,

che la fece ridere di un riso quieto,

compiacente…

– Lei era assai svestita

e i grandi alberi indiscreti buttavano sui vetri

il loro fogliame maliziosamente, vicino...


ARTHUR RIMBAUD


Cahiers de Douai , 1870

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