Sensualità come eleganza non è da tutti
Pazza Estate In una Serata d’Agosto
Ho acceso lo stereo , ma con il volume al minimo
Non assordante, mi piace la musica dolce che avvolge ,..Quel suono che cattura
tra queste pareti che assorbono Il suono ..
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RICORDA CHE CHI FA L'AMORE NON DONA SOLO IL CORPO , DONA L'ANIMA
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Ho acceso lo stereo ,
ma con il volume al minimo
Non assordante, mi piace la musica dolce
Quel suono dolce che cattura
tra queste pareti di spugna che assorbono
Il suono e il sudore che d’estate si nota
un sudore a pori dilatati si forma in goccioline
che lentamente mi bagna,
hai chiave e sei entrato,
vestita di velo nero che si chiama
sex toys, nero , si nota anche a due chilometri
ti avvicini, di più , sento il tuo alito caldo al collo
altro non posso che far scendere una mano
notare come sei formato, li
anche se ti do le spalle
rivolta verso la finestra da dove conto le stelle...
Vedi cambiare il colore ai miei occhi
quasi mi sento trasformare in una gatta, o meglio ..una felina,
accarezzo il mio corpo nudo
che si scioglie dentro,
sento ora cosa provi tu ,
io di più , una donna non puo’ nascondere
le mutandine si bagnano di piacere
L'uno nell'altra ci consumiamo
la pelle che ci strofiniamo
ho perso il controllo del corpo
i multipli non li conto piu’
ma ti desidero, alla finestra così ci possano vedere
dimmi un po' come fai
a non stancarti mai...
guarda quanti di colpo si son fermati
Sei tu uno spettacolo
A “martellarmi “, o son io con corpo nudo
E ferma al vetro, nel lanciare miagolii di piaceri ?
Mi dici in quel tuo tuo voler completare il prima possibile
Che riconosceresti il mio profumo tra mille fiori,
lo stesso che sento quando guardo le tue foto migliori
quelle che mi ricordano ogni attimo
da quanto tempo ti ho qui accanto,
accolto in me in questa
pazza estate d’agosto
Chi ha il corpo ben disposto, resiste al caldo e al freddo; così pure chi ha l'anima in buone condizioni, sopporta l'ira, la tristezza, la grande gioia e ogni altra emozione.
Epitteto
Filosofo greco, schiavo di Epafrodito liberto di Nerone. Emancipato, fu a Roma scolaro dello stoico Musonio Rufo e quindi insegnò egli stesso filosofia stoica. Epitteto ha sempre dimostrato interesse per il fondamento teorico della virtù, la pratica della virtù medesima. Ma anche la concezione di quel fondamento lo preoccupa, una concezione ridotta all'essenziale e che si attua nella distinzione delle cose in due categorie: quelle che sono in nostro potere (la ragione, la volontà, il desiderio, ecc.) e quelle che non lo sono (ricchezze, onori, il nostro corpo, ecc.). L'uomo saggio è felice, libero e virtuoso se desidera solo ciò di cui può disporre. La compresenza di motivi cinici e motivi stoici, i primi svalutatori del mondo e della società, i secondi affermanti invece la loro razionalità, rende significativamente complessa e tormentata la riflessione di Epitteto
FARE SESSO NON E' FARE L'AMORE , E DONARE IL CORPO E L'NIMA ,
COMUNQUE LO SI VOGLIA SCRIVERE , RAPPRESENTANO LA VITA
IN CIO' CHE UNA COPPIA POSSA DONARE ACCOPIANDOSI