la storia del seno .. che non tramonta mai nella sua sensualità

Cambiano le mode, le epoche, il concetto di donna, il suo ruolo come pure l’uso del suo corpo e le raffigurazioni di donne a seno nudo. Nel corso dei secoli il seno è stato generoso, prominente fino a essere esasperato come nelle Veneri preistoriche, simboli di fertilità , Armonia e proporzione  saranno le caratteristiche peculiari delle forme femminili della Grecia classica, giunoniche come quelle delle matrone invece in età romana. Con l’alto Medioevo e il diffondersi dalla cultura cristiana si impose l’obbligo di non raffigurare senza veli il seno, luogo del PECCATO, men che meno valorizzarlo. Nel Cinquecento il seno diviene il luogo della grazia,un seno semplice, libero, mai grande mai piccolo, e da Giorgione Tiziano passando per Leonardo,Michelangelo, Botticelli il seno appare quasi privo di sessualità, tanto meno di  erotismo o sensualità. E’ Nel Settecento, secolo dei lumi, l’anatomia ambisce alla perfezione e il corpo femminileviene idealizzato. E' il secolo di Madame de Pompadour colei che avrebbe teorizzato la dimensione ideale del seno: quella che entra in una coppa di champagne ovvero nella mano dell’uomo che deve accarezzarlo. La fine del XIX secolo ci consegnerà una donna ancora carica di erotismo, un erotismo più aggraziato stavolta ma forse proprio per questo ancora più sensuale.E oggi? Ciò che è certo è che tendenze a parte, è da sempre la parte del corpo più importante per una donna e più ammirata dagli uomini. E’ frequente vedere ragazze dal corpo slanciato e esile ma con un seno generoso, le donne ‘comuni’ lo vogliono sempre di più né troppo grande né troppo piccolo: la cosiddetta terza misura.Il seno resta il luogo verso cui ogni uomo anela di fermarsi e riposare: che si tratti di un grosso seno in carne o di un piccolo seno a goccia ;rimane il simbolo più elevato della femminilità non finirà mai di costituire il maggior piacere dello spirito dell’uomo.

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