Sensualità come eleganza non è da tutti
La Pallida Rugiada
Simile a un Dio mi sembra quest'uomo che siede davanti a me, e da vicino
mi ascolta mentre parlo con dolcezza e con incanto sorride.
E questo mi fa sobbalzare il mio cuore nel petto.
Se appena lo vedo, sùbito non posso più parlare:
la lingua si spezza: un fuoco leggero sotto la pelle mi corre:
nulla vedo con gli occhi e le orecchie mi rombano:
una RUGIADA fredda mi pervade: un tremore tutta mi scuote: sono più
verde dell'erba; e poco lontana mi sento quasi nell'essere morta.
Ma tutto si può sopportare.. nel fare l'amore 💖
La pallida rugiada sulla mia pelle è tutto ciò che vedo quando facciamo l'amore, sembrano piccoli cristalli in contrasto con la mia pelle ambrata, che cercano di rimanere in superficie, ma poi devono scivolare nelle mie curve e nelle pianure del mio corpo, tra le labbra, il mento, i seni, così come le cosce ...
Ho fatto il bagno nella rugiada,
sembro un fiore fresco che ha potuto sbocciare dopo una violenta pioggia,
hai detto che il mio sesso è come un'orchidea in piena primavera, sfortunato nella sua bellezza più totale e più forte degli altri, il mio sangue forte nelle vene come la linfa degli alberi, non si ferma come il battito del mio cuore accelerato che non fa respirare per un attimo i miei pensieri, come un turbine di confusione ed estasi,
La mia intimità è avvolta in un letto a baldacchino con tende trasparenti e coperte rosse,
più in profondità della mia intimità i bordi delle mie natiche si sfregano l'un l'altro e più in basso le labbra del mio sesso,
che sbucciano umori come se fossero panna
la mia arte è in continua evoluzione, colpisce il tuo palato, il tuo udito e i tuoi occhi ,
se magari stringo le mani sulle lenzuola e le rovino, è solo una decorazione del mio sfogo
i miei capelli come i tuoi sono bagnati e impressi, mi sentivo come se fossi sopravvissuto a una tempesta oceanica, un'alta marea di canzoni, possessione e lacrime d'angelo
non c'era resistenza, né tempo né attimi di riflessione, e tua moglie poteva aspettare per sempre fuori dalla porta, a fare i capricci come una bambina e battere i pugni sul pavimento, annegando nel suo tormento
abbiamo terminato quest'atto di " consumazione consumata " ,
tra baci, saliva e ciliegie sul retro delle mie cosce, abbondanti e piene di vita e di sacra rugiada .
Ti amo più che mai.
©Isabella DeCroix