Sensualitè

Sensualità come eleganza non è da tutti

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Sensualità come eleganza non è da tutti

La Femme Fatale

2022-12-21 15:00:00

 All'inizio del XIX secolo un fantasma s'aggira per l'Europa, impressionando schiere di pittori e scrittori. E' la comparsa di un'incantevole seduttrice chiamata

La FEMME FATALE  .. in italiano LA DONNA FATALE  

La donna fatale del Settecento è estremamente diversa da quella del secolo successivo. Mai così pericolosa , mai così odiata .. ma mai cosi bella da essere pericolosa da incantare gli Uomini quindi il nome la femme fatale  non proseguite altrimenti la FEMME FATALE  colpisce ancora ...


La FEMME FATALE  o  LA DONNA FATALE  


All'inizio del XIX secolo un fantasma s'aggira per l'Europa, impressionando schiere di pittori e scrittori. E' la comparsa di un'incantevole seduttrice chiamata 

La FEMME FATALE

La donna fatale del Settecento è estremamente diversa da quella del secolo successivo.

La fatalità settecentesca si svela a tratti e il suo tragico fascino consiste nell'alternarsi d'apparizioni Nel diciannovesimo secolo il fragile velo dell'illusione si lacera irreparabilmente. La donna fatale è uno dei frutti di tale frattura.

INFANZIA  della futura Femme  Fatale 

Anche le donne fatali hanno un'infanzia. Una grazia infantile affiora spesso nei gesti e nei capricci delle seduttrici. I gesti infantili della femme fatale aprono una porta che si credeva chiusa per sempre.

Il volto del futuro si nasconde con quello del passato. L'individuo si scopre senza sconvolgersi il suo essere gioco. 

Ma anche la passione è un grande gioco, nel senso che,

come i bambini si divertono a imitare la realtà successiva, così l'abbandono al destino riproduce, anticipandolo, l'abbandono della morte. 

La prospettiva di questo gioco infantile offre la possibilità di guardare il

futuro senza rimanerne sconvolti. 

L'uomo resta sottomesso dalle mosse infantili della seduttrice perché resta incantato dal suo passato sfuggendo alle regole rigide imposte dall'attualità. E, nonostante le apparenze, l'uomo incantato a riprodurre l'incanto, a continuare il gioco suggerito dalla

donna fatale.

AMORE E DISPREZZO

Il fascino della  Milady riproduce in D'Artagnan sentimenti contraddittori: odiava e amava allo stesso tempo quella donna e non si spiegava come, sentimenti così diversi, potessero albergare nello stesso cuore, generando in qualche modo un amore diabolico. Per chi è colto dalla passione, l'amore e l'odio sono 2 atteggiamenti complementari, impossibili da sciogliere attraverso la ragione. Il disprezzo è una sorta di riparo, una lente affumicata, cui ricorre lo sguardo dell'amante, per reggere il bagliore del fato. La compresenza di questi 2 sentimenti opposti (dell'odio e dell'amore) sottrae all'individuo ogni possibilità di conciliazione.

E' così che la donna fatale resta ostinatamente ribelle ad ogni sintesi, illuminata dalla sua luce contraddittoria.



CATTIVO GUSTO

Un vago ma inequivocabile sentore di cattivo gusto accompagna la donna fatale.  Tra le accuse più diffuse nel campo del gusto ci sono quella d'imitare malamente qualcosa o quella di adibire un'immagine od un materiale ad uno scopo diverso dal consueto. Appartengono a quest'ultima categoria gli oggetti più disparati, dai busti trasformati in lampada agli schiaccianoce d'ottone antropomorfi. E' innegabile infatti la sensazione di avvilimento che si sente nei suoi confronti, vedendola,

La seduttrice appare come l'imitazione grossolana di qualcosa che non si riesce ben a definire.

 Il senso di lontananza che si avverte nei confronti della donna fatale si materializza nei fondali DA ALL'AZZURRO esotici dei su cui artisti e scrittori si collocano così spesso.

Lo sciogliersi improvviso dei capelli delle donne fatali determina uno sconvolgimento. La massa dei capelli che le ricopre, nel nascondere il loro corpo, lo rendono ancor più desiderabile. Nel testo de "La capigliatura" di Charles Baudelaire, i capelli invitano l'amante baudeleriano a un viaggio immaginario sulla loro onda blu, come un sognare terre esotiche. Allo stesso tempo, la massa dei capelli sembra una tenda nera, una spessa nube che filtra lo splendore irresistibile della carne. L'uomo gioca piacevolmente con i capelli dell'amante ma è un gioco diverso dal gioco amoroso vero e proprio. I capelli segnano il confine tra l'uomo e la seduttrice. Attraverso i capelli l'uomo assapora il profumo del corpo della donna. La capigliatura è una sosta che la donna fatale concede alla sua vittima per placarne i timori, o meglio, avvilupparla nella sua malia. La capigliatura è per l'uomo una sosta che la donna fatale concede ma è un equilibrio precario tra la voglia di fuggire e quella di appagare un desiderio, così come in certe chiome fascinose, il nero tende all'azzurro e il naufragio temuto può trasformarsi in viaggio.

AMBIGUITA'

La condotta della donna fatale desta sempre grandi perplessità in chi la ama. La sua bontà e la sua malvagità sono difficilmente riconducibili alle normali categorie morali. Di volta in volta il suo profilo sembra in procinto di svelarsi ma, sempre all'ultimo, qualcosa sfugge alla presa del giudizio.

L'amante s'interroga continuamente sulla sua vera essenza.

La condotta della donna fatale appare sfasata rispetto a quella dei comuni mortali. Il maschio segue il cammino della donna fatale, agile e contorto, perennemente in ritardo o in anticipo. Non è mai puntuale nel capire la seduttrice.

Ma è in questa sfasatura c'è la ragione del suo incanto. E' sopraffatto dalla felicità o dal dolore del tradimento per lasciare spazio ad una vuota interrogazione sulla sua esistenza. Lo spasimante, nel suo stravolgimento, sperimenta un'intensità senza nome. Tale è l'ebbrezza dell'uomo che è disposto a tutto pur di non perderla.

In questa prospettiva "volere" e "obbedire" e "vivere" e "morire" appaiono indifferenti, pur di rimanere accanto alla propria amata FEMME FATALE 


ATTENZIONE QUESTO VIDEO E'  SOLO PER ADULTI 

NON LO CONSIGLIO A CHI HA ETA' INFERIORE O  CON PROBLEMI DI 💖