Sensualità come eleganza non è da tutti
Amore Saffico
Amore" Saffico", termine relativo a Saffo, poetessa greca di Lesbo (fine sec. 7° - prima metà sec. 6° a. C.), e alla sua opera
Cosa significa la parola saffico?
Come accennato prima, sull’isola di Lesbo, in una città chiamata Ereso, viveva una poetessa che decantava il lesbismo, anche se allora non era chiamato così. Il suo nome era Saffo. Di famiglia aristocratica, fu costretta all’esilio insieme alla sua famiglia in terra italica, probabilmente a Siracusa, ma poi tornò in patria per insegnare ed educare le giovani fanciulle l’amore, la delicatezza, la grazia, la capacità di sedurre, il canto, l’eleganza raffinata dell’atteggiamento: tutte caratteristiche che una giovane aristocratica di buona famiglia doveva possedere secondo i rigidi canoni della società greca di allora. Ispirata dalla bellezza delle giovani, scrisse liriche che alludono a una sorta di eros omosessuale, veri e propri rapporti intimi con le sue giovani studentesse. SI dice che quella dal titolo “A me pare uguale agli Dei” fosse dedicata alla sua favorita.
Come petali di rosa
Si posano lievemente
In un delicato
inaspettato
Compiaciuto
saffico bacio.
Inaspettata sorpresa
Rilevata giocondità
Da denudare ogni remora
Apro la porta del mio giardino
E invito a sfiorare i miei fiori
In delicate carezze
I boccioli socchiusi
Si aprono
A questa nuova ospite
Per farsi ammirare nel loro splendore
Il vapore acqueo
Fa cadere la rugiada
Accentuando la piacevolezza
Dei profumi emotivi
Delicati ma intensi
Spettacolo della natura
Di un Lussureggiante
Turbinio di sensazioni