Alida Ottazzi

Non so dirti ciò che provo...

2019-06-19 14:07:51

Quante volte abbiamo detto questa frase? E quante volte abbiamo avuto difficoltà ad esprimere ciò che proviamo? VIAGGIO NELLE EMOZIONI

Ma...cosa provo?

Provare emozioni è la cosa più naturale che ci sia, un processo spontaneo per eccellenza, ecco perchè risulta difficile pensare di non riuscire a dare un nome agli stati d'animo, ma è a volte davvero faticoso classificare l nostre emozioni.


Ci dicono che 


"l'emozione è uno stato psichico affettivo e momentaneo 

che consiste nella reazione opposta dall'organismo

a percezioni o rappresentazioni che ne turbano l'equilibrio"


E ancora possiamo leggere


"processo interiore suscitato da un evento-stimolo

rilevante per gli interessi dell'individuo"



Ma perchè la "stessa" emozione è diversa per ognuno di noi?

Sappiamo tutti, per esperienza personale, che possiamo "sentire" a livello cosciente, ovvero tramite la percezione delle reazioni dell'organismo agli stimoli, e a livello viscerale, vale a dire secondo una propria personale interpretazione di una situazione, che elaboriamo in maniera dl tutto intima.


Io so che siamo esseri umani e, come tali, siamo dotati di un'anima che vive in un complesso labirinto fatto di esperienze emotive che si esprimono talvolta in maniera consapevole e altre volte no.


Conosciamo il nome delle emozioni e sappiamo dare un nome a determinate sensazioni, quindi siamo certi, nella varie situazioni che viviamo, che stiamo provando rabbia piuttosto che gioia o paura.


Ma tutte le sfumature senza nome?


Cosa faccio per prendere contatto con il mio mondo interiore...

Intanto inizio con il fare vuoto, mi fermo e ascolto il mio cuore battere.

Chiudo gli occhi ed inizio a percepire le sensazioni che emergono, le accolgo e mi chiedo "Cosa provi?"


Trovo sia meraviglioso sentire le emozioni e riconoscerle poi anche in mezzo alla gente, quando c'è rumore e non silenzio, quando nelle situazioni più diverse le sento arrivare e risalire dentro di me.


E allora non ha più importanza che nome hanno,

 non importa nemmeno se ce l'hanno un nome,

 perchè quello che conta è la loro intensità

 e quanta sensibilità fanno sorgere in me.

La meraviglia è...

Non poter immortalare con una foto le nostre emozioni,

o non poterle trovare scritte in un libro,

ma possiamo solo viverle


Sono solo nostre, 

appartengono alla nostra vita ed 

arricchiscono il nostro essere


E ancora trovo sia divinamente stupenda la semplicità di ciò che le scatena, un profumo, un ricordo, uno sguardo, una canzone, un sorriso...


L'unico modo che abbiamo per tenerle con noi è viverle intensamente e sensibilmente, costruendo dentro di noi un BAGAGLIAIO IMMAGINARIO e, ogni giorno dobbiamo curarlo, pulirlo e dargli tutte le attenzioni di cui siamo capaci.