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Un libro che lascia spiazzati: Mattatoio n.5 - Kurt Vonnegut
Pensieri, riflessioni, immagini paradossali, personaggi particolari, ironia e poesia. Tutto insieme. Un libro che va letto lasciandosi trasportare. Questa è la mia recensione.
Un libro fuori dall'ordinario
Mi riesce difficile dire qualcosa su questo libro. Non ha una trama vera e propria, e nemmeno dei personaggi minimamente sensati. Non c'è una storia lineare, ma un continuo saltellare avanti e indietro nel tempo, attraverso ambientazioni assurde, sul pianeta Terra e altrove.
Il protagonista è un tipo strano, che dice e pensa cose strane, e non ha una particolare caratterizzazione. Il tono è in parte surreale, in parte sarcastico, in parte drammatico, in parte poetico.
Vengono raccontati episodi apparentemente slegati fra loro, e apparentemente senza un senso logico.
Eppure è difficile smettere di leggere.
Un po' perché si vorrebbe capire se alla fine se ne conoscerà il significato (e non è detto che si riesca), ma soprattutto perché fra quegli episodi inconcludenti e quella vena di ironia surreale appaiono, come strane creature sconosciute, delle riflessioni inaspettate, piene di tristezza, saggezza, drammaticità, e doloroso realismo.
La seconda guerra mondiale e il massacro di Dresda fanno da tragico sfondo alla storia del protagonista, ma il tono rimane sempre lo stesso, leggero e rilassato, perché "così va la vita". Nonostante questo, non è possibile restare distaccati dagli orrori della guerra, e il sentimento che prevale è una tristezza composta e silenziosa.
Non so dire se ho apprezzato questo libro, forse dovrei lasciarlo decantare un po' nella mia mente, e lasciare che penetri a fondo.
Al momento non riesco a dire di più. Solo che, quando ci si trova davanti un libro del genere, si può solo lasciarsi trasportare. Perché da qualche parte si arriva sempre.